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Ce lo ha assicurato Gian Piero Gasperini: da domani, Paulo Dybala tornerà a brillare sui campi di Trigoria. Che sia un nuovo inizio, sotto una nuova gestione, sotto una nuova stella. In teoria - da contratto - è l'ultimo anno, ma non è detto: c'è sempre quella famosa spalmatura, molto teorica visto che le parti non si sono ancora sedute a tavolino per parlarne. Si vedrà, però. Con calma. Per ora - scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero - vorrebbe goderselo Gasp, ce lo ha avuto davvero per poco tempo a disposizione. Se sta bene lo capiremo subito: l'intervento (al tendine semitendinoso sinistro) risale a circa cinque mesi fa, preistoria ormai. Il percorso riabilitativo è pressoché completato, lui è a disposizione dal primo giorno di ritiro pur seguendo una tabella di lavoro personalizzata. per Gasperini non è, e che la sua mattonella sarà la solita, trequartista di destra. suo 3-4-2-1. Ruolo che, sulla carta, si dovrà dividere con Soulé, uno dei più in palla in questo momento. I due argentini sono stati provati anche insieme: Paulo a destra e Matias a sinistra, posizione poco gradita dall'ex Frosinone.
Per la Joya non è una questione di ruolo, la posizione sa cercarla e trovarla da solo e ciò che farà la differenza sono le giocate, o di convivenze, per lui è sempre un discorso di tenuta, se avrà superato certe fragilità. Paulo si sente un uomo spogliatoio, nel tempo è diventato leader della squadra: particolare il gesto nei confronti di Wesley, con quel messaggio di benvenuto che ha spiazzato il brasiliano.
La qualificazione alla Champions non può non passare dalle idee di Gasperini e dalle giocate di Dybala, sempre che sia il vero Dybala.
Che tutti aspettano dallo scorso marzo quando si è dovuto fermare sul più bello.
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