rassegna stampa

Roma, due vie del successo

Una squadra da campionato e una da Champions League. Di Francesco ha diviso uomini e compiti in base agli impegni

Redazione

Divide et impera. Il motto latino sintetizza abbastanza fedelmente il metodo attuale di Di Francesco che punta ad avere il meglio dalla sua squadra in questa fase cruciale della stagione, come evidenzia Ugo Trani su Il Messaggero.

C'è la Roma per il campionato e quella per la Champions. Separate e distinte, per ottenere sempre il massimo. Una cerca la finale di Kiev, l'altra vuole entrare tra le prime 4 della Serie A.

La Roma, nel caldo pomeriggio passato in Emilia, non si è distratta. Di Francesco ha dato la priorità al 3° posto, cambiando sia gli interpreti (6 diversi dopo il turno infrasettimanale) che il sistema di gioco (dal 4-3-3 al 4-3-2-1). Giocatori freschi contro la Spal e qualche titolare a riposo per il viaggio nel Regno unito. I giallorossi, fisicamente e mentalmente, hanno risposto bene: il messaggio inviato dall'allenatore è stato recepito. Nessuno ha staccato la spina, sentendosi già ad Anfied Road.

Domani sera, dunque, si cambia ancora. Mai Di Francesco, nelle 45 partite stagionali, ha del resto confermato la stessa formazione. Per dieci undicesimi, sarà confermata la Roma che, nel ritorno dei quarti, ha affrontato il Barcellona nella notte dell'Impresa. L'unica novità: Under per Schick.

La modifica del modulo è possibile anche in corsa: proprio contro la Spal, prima di passare al 4-2-3-1, si è visto il tridente con il centravanti e 2 trequartisti (o mezzepunte, fate voi). Proprio come contro il Barça. L'attacco, con questa formula, va bene sia con la linea a 3 che con quella a 4.