La Roma perde ai rigori ma non sfigura nella sfida 'americana' contro la Juve. Di Francesco può essere soddisfatto, come scrive Luca Tongue su Il Messaggero, perché la squadra è in crescita e, per le chance avute, avrebbe meritato di più del pari, ottenuto grazie a Dzeko, dopo il rigore non concesso a Perotti e la traversa di Strootman.
rassegna stampa
Roma, dischetto rosso
Segna Mandzukic, pareggia Dzeko, ma i giallorossi cedono alla Juventus dopo i calci di rigore: finisce 5-6
Nel suo 4-3-3 Di Francesco dà spazio ai titolari. Appena due nuovi nella formazione di partenza: Kolarov esterno basso a sinistra e sempre più a suo agio, Defrel alto a destra. Anche Allegri, almeno inizialmente, va sul sicuro: l'unica novità, nel 4-2-3-1, è De Sciglio da terzino destro.
La Roma, fino a metà tempo, è spigliata. E' più propositiva dei bianconeri e, prendendosi l'iniziativa, attacca con continuità. La Juve, con Marchisio già in forma, entra in partita prima della mezzora e va subito a dama. Il lancio di Alex Sandro buca la difesa giallorossa: Fazio, fuori posizione e lento nello spostamento, si perde Mandzukic che riceve palla, salta Alisson e segna a porta vuota (28'). Ci riprova Dzeko, murato da Rugani. Di Francesco comincia la ripresa con Moreno per Juan Jesus e Gonalons per De Rossi. La Roma è più vivace. Peres allarga per Strootman: sinistro e traversa (6'). Bravo poi Alisson su Douglas Costa e soprattutto su Higuain. Kolarov, su apertura di Gerson, regala l'assist dell'1 a 1 a Dzeko (29'), diventato capitano. Pinsoglio, entrato per Buffon, respinge il tiro di Tumminello dal dischetto, unico errore dei calci di rigore che regalano la vittoria alla Juve.
© RIPRODUZIONE RISERVATA