rassegna stampa

Roma, cuore infranto

Europa League, niente remuntada giallorossa. Lione battuto ma non arrivano i due gol di scarto

Redazione

Non basta la vittoria per 2-1 contro il Lione e così la Roma scivola fuori dall’Europa League. I giallorossi pagano il crollo del 9 marzo in Francia e la stanchezza di alcuni big. Adesso, come scribve Ugo Trani su Il Messaggero, dovranno difendere il 2° posto in campionato che porta direttamente in Champions e tentare il nuovo ribaltone nella semifinale di ritorno della Coppa Italia contro la Lazio il 4 aprile.

Spalletti, nella scelta degli interpreti, punta inizialmente sull’equilibrio e osa solo nel finale. Sa bene che gli scattisti avversarsi possono colpire quando meno te lo aspetti. De Rossi, nel 3-1-4-2, si piazza davanti alla difesa per occuparsi di Tolisso e lascia a Strootman e Nainggolan il compito di buttarsi alle spalle di Dzeko e Salah. Sulle fasce, invece, la conferma per Peres e Mario Rui che, all’occorrenza, arretrano nella linea a 5 per limitare gli esterni Cornet e Valbuena. Il pressing iniziale, abbastanza alto, soffoca il 4-2-3-1 del Lione. Il primo corner, battuto da De Rossi, porta in dote le prime 2 chance nella stessa azione: traversa di Ruediger, rapido nella girata di destro, e deviazione in angolo di Lopes sul colpo di testa di Salah.

Come all’andata, al primo tentativo, il Lione va però in vantaggio. Gol in fotocopia, compresi il rifinitore e il marcatore: punizione da destra di Valbuena per lo stacco vincente di Diakhaby che anticipa Fazio. Ma la Roma è in partita e in pochi secondi pareggia con Strootman.  I giallorossi si abbassano e cambiano strategia e ci provano con le ripartenze. Prima dell’intervallo Lopes si supera: doppio intervento su Strootman, liberato di tacco da Salah.

La Roma comincia la ripresa e sa bene che il match si è ulteriormente complicato: servono sempre due gol per andare ai quarti, ma ora a disposizione resta solo un tempo. Lopes salva su Nainggolan. Spalletti fa entrare, dopo un’ora, El Shaarawy per Peres. E' la mossa è giusta. El Shaarawy vince il contrasto con Valbuena e, con la collaborazione di Ruediger, provoca l’autorete di Tousart. Entrano anche Totti e Perotti nel finale, ma il gol della qualificazione non arriva.