Attenti a quei due. Edin e Miki, coppia per caso. Il tandem della Roma non ha nulla da invidiare a nessuno. A livello europeo, figuriamoci nella squinternata serie A, dove spesso e volentieri il divario tecnico è paragonabile a quello che vige tra categorie diverse in altri sport, scrive Stefano Carina su "Il Messaggero".
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Roma, coppia d’assi
Il tandem Dzeko-Mkhitaryan decisivo per la stagione della squadra di Fonseca
In campo si cercano e si trovano. Insieme hanno segnato il 38% (24 su 63) delle reti in campionato della Roma (15 il bosniaco, 9 l'armeno). Percentuale che lievita (50,7%) se ai gol si aggiungono gli 8assist dispensati ai compagni. Tradotto: su un centro su due, c'è lo zampino della strana coppia. Strana' perché quello che dovrebbe essere il finalizzatore (Dzeko) ultimamente si sta trasformando per lo più in suggeritore. Percorso inverso per Henrik che vanta una media da bomber di razza: 9 centri in 20 partite. L'ex Arsenal segna ogni 151 minuti e entra in un gol della Roma ogni 104. Anche l'altra sera i due si sono presi la vetrina.
Quello che l'estro ha unito, il mercato rischia di separare. Se Miki ha scelto la Roma a tal punto da ottenere la rescissione del contratto con l'Arsenal, pagando un indennizzo ai Gunners, la volontà di Dzeko potrebbe invece finire in secondo piano. Non è un mistero che senza Champions il bosniaco potrebbe - suo malgrado - finire sul mercato. Lo stipendio (7,5 milioni netti sino al 2022) rischia di diventare insostenibile per un club che dovrà già recuperare un centinaio di milioni di plusvalenze dalla prossima sessione. E i sorrisi post-gara di domenica notte con Lukaku hanno rilanciato le indiscrezioni che vorrebbero l'attaccante nuovamente nel mirino dell'Inter.
Sogno che probabilmente si sta avverando per Luca Franceschi. Lo storico preparatore atletico - arrivato a Trigoria nel 2005 con Spalletti, fino al Ranieribis - è pronto a tornare dopo un anno di esilio. Si occuperà dei calciatori fuori rosa. Che a breve, inizieranno a tornare alle dipendenze giallorosse.
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