Il Siviglia per Fonseca e, a seguire, Friedkin per la Roma: squadra e club sono già nel futuro, scrive Ugo Trani su Il Messaggero.
rassegna stampa
Roma contromano aspettando Friedkin
Fonseca non riesce più a proporre la sua idea di calcio: la squadra lo segue ma l’involuzione è evidente. Weekend decisivo per il club: a ore il signing
Il sorteggio di Nyon consegna, dunque, la rivale per gli ottavi di Europa League e in contemporanea il presidente Pallotta si prepara a uscire di scena già in questo weekend cedendo la società al tycoon texano di origini californiane. L'attesa, con la gara d'andata da giocare in Spagna il 12 marzo, si è concentrata soprattutto sull'insediamento del nuovo proprietario che in queste ore, ricevuto l'ok dal board del suo gruppo, firmerà il contratto che gli permetterà di arrivare poi al closing, attraverso il lancio dell'Opa residuale e il via libera dell'Antitrust, entro la fine di marzo o la metà di aprile per un investimento di poco superiore ai 700 milioni.
Il signing è previsto a Borsa chiusa e quindi non è da escludere che sia ufficializzato già tra oggi e domani. Oppure da lunedì in poi.
Fonseca, intanto, continua il suo lavoro a Trigoria. Domani è in programma la sfida delicata alla Sardegna Arena contro il Cagliari. La Roma ha dimostrato di essere insicura in difesa, macchinosa a centrocampo e sterile in attacco. In sintesi, pur avendo sposato l'idea, non gioca più il calcio di Fonseca.
Allo studio l'aggiornamento in corsa del sistema di gioco, magari riproponendo la difesa a 3. Senza lo squalificato di Mancini, ultimamente distratto e fiacco, la formula non sembra però adatta perla partita di domani. Meglio limitarsi al turnover, con 3 novità: Peres (o Santon) per Spinazzola, Fazio per Mancini e Under per Perez. Chiedendo agli interpreti il pressing e il coraggio mancati in coppa. D'attualità la questione fisica: i giocatori sanno che cosa fare in campo e non ci riescono perché non sono al top.
Il cda della Roma, l'ultimo dell'éra Pallotta, ha confermato il riscatto di Mancini, Veretout e Perez, la ricapitalizzazzione parziale da 55 milioni (su 150), e approvato la semestrale (perdite 87 milioni al 31/12/2019, motivate con la mancata partecipazione alla Champions; debiti 264,4). Nel nuovo, di sicuro più snello, entreranno Dan Friedkin, il figlio Ryan e il presidente del gruppo, Watts. Confermato lo studio, iniziato da qualche settimana dallo staff del futuro proprietario (già in contatto con un manager della Premier), sui curricula di figure apicali da coinvolgere nel nuovo organigramma (oltre a Gandini, chiamato dalla Lega basket, in corsa Paolillo). Lunedì, invece, presentazione agli investitori del report sul bond da 275 milioni (conference call ore 17).
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