Non ci voleva. Perché non lo ammetterà nemmeno questa sera al fischio finale, ma di questa partita contro il Bologna Mourinho ne avrebbe fatto volentieri a meno, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Non per la gente – sempre più in simbiosi con lui, la squadra e i Friedkin (che ad aprile hanno immesso altri 10 milioni nel club) pronta anche oggi a riempire l’Olimpico con il solito carico di gioia ed entusiasmo. Ma per una rosa stanca, che ieri ha registrato l’ufficialità dello stop di Mkhitaryan (lesione di primo grado al flessore della coscia destra).
Il Messaggero
Roma, cogli l’attimo: stasera il Bologna, giovedì il Leicester
Mourinho si ritrova a dover pensare a due gare fondamentali in pochi giorni
José si ritrova così a dover pensare a due gare fondamentali in pochi giorni. Tre mettendoci dentro anche la trasferta di lunedì 9 a Firenze. Ed è il primo a sapere che ora non si può sbagliare. La Roma contro il Bologna disputerà la gara numero 50 in stagione. Dovrà farlo senza il professore armeno, con Oliveira squalificato e l’esigenza, sempre più impellente, di dover far rifiatare almeno 4-5 elementi della rosa. Uno in difesa, Smalling, uscito malconcio dalla battaglia al King Power Stadium per un brutto colpo al naso.
Ma oggi a partire dalla panchina saranno anche gli esterni. Sia Karsdorp (apparso in difficoltà e in debito d’ossigeno) che Zalewski lasceranno spazio a Maitland-Niles (che non gioca titolare dal 17 marzo, contro il Vitesse) e El Shaarawy. In mediana, vicino a Cristante, dovrebbe giostrare Veretout. Il condizionale è d’obbligo viste le ultime prestazioni del francese. Bove spera in una chance.
Davanti Pellegrini sarà chiamato agli straordinari ma vicino non avrà Zaniolo. Il ballottaggio è tra Felix e Perez. E per la prima volta in stagione, non ci sono certezze nemmeno nel ruolo di centravanti. Abraham, anche a Leicester, è apparso in affanno. In campionato non segna da una quarantina di giorni, dalla doppietta nel derby.
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