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Il Messaggero

Roma, Champions lontana: l’Europa League è l’ultima occasione

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Tra dieci giorni sapremo se Mourinho saprà giocarsi un'altra finale. Dybala: "Tutti insieme, uniti più che mai"
Redazione

Ventisette giorni, poi calerà il sipario e sarà tempo di bilanci. Il 4 giugno, ultima giornata di campionato, sapremo se la Roma vivrà di rimpianti, treni persi, ricordi di quello che non è stato, oppure andrà in vacanza avendo festeggiato un miracoloso ingresso nella zona Champions o la vittoria dell'Europa League. Tra dieci giorni ci sarà la prima schiarita, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Il 18 maggio, infatti, nella notte di Leverkusen, sapremo se questa Roma sarà stata in grado di guadagnarsi la finale di Budapest. La frenata in campionato parte da qualche settimana, dalla serata di Bergamo, quando la Roma aveva cominciato pian piano a fare a meno dei suoi uomini migliori. Wijnaldum, Smalling e Dybala, perdendo poi anche Kumbulla, Llorente, quindi Belotti, El Shaarawy e Celik. Ne sono scaturite due sconfitte e due pareggi, e dal terzo posto in classifica i giallorossi sono scesi al settimo dopo la sconfitta contro l'Inter. Il calendario non è tra i peggiori. La Roma nelle ultime quattro partite dovrà incontrare Bologna, Salernitana, Fiorentina e Spezia. L'aspetto negativo è che la squadra di Mou, oltre a vincerle tutte, deve anche sperare che chi sta avanti perda il passo. E non sarà facile. La doppia sfida contro il Bayer diventa fondamentale, anche per l'eventuale futuro in Champions. E sappiamo quanto sarà vitale arrivarci. Anche da questo dipende il futuro immediato della Roma compreso quello di Mou, di Dybala e di uno come Wijnaldum. Di positivo, per giovedì, c'è il ritorno di Dybala (e forse Wijnaldum), anche se non al top. Ma in questa situazione è meglio avere un Dybala a mezzo servizio che non averlo proprio. Gestire le forze, adesso, non serve più. E Dybala si lancia: "Tutti insieme, uniti più che mai".