Roma, Barella in campo

Da Branca in nerazzurro per Delvecchio in giallorosso nel lontano 95, passando poi per i vari Moriero, Di Biagio, Cristiano Zanetti, Batistuta, Dacourt, Pizarro, Chivu, Maicon, Samuel, Mancini, Ljajic e continuando con Burdisso, Juan Jesus, Nainggolan, Santon e Zaniolo, Roma e Inter, scrive Stefano Carina su Il Messaggero, spesso hanno fatto affari, risolvendo uno le esigenze tecniche dell'altro. Qualcosa è cambiato.

Come se quel "non ci sono le condizioni" proferito da Conte, abbia incrinato i rapporti a distanza. A seguire il tira e molla per Dzeko, il corteggiamento a Florenzi e adesso il testa a testa per Barella. E domani chissà che il discorso non si estenda a Icardi, qualora Higuain continui a mettersi di traverso per il trasferimento nella Capitale.

Da un mese, sembra quasi di assistere ad un continuo braccio di ferro. Dzeko è sottostimato a tal punto che viene valutato 10 milioni e un giovane della Primavera? Allora la Roma s'inserisce nella trattativa per Barella che aveva abbandonato una ventina di giorni prima, dopo che il sì del calciatore al club nerazzurro sembrava aver spento ogni velleità. Oltre al cartellino di Defrel (valutato 18) e i 30 milioni iniziali, la Roma inserisce altri 5 milioni e facendo sì che la sua proposta sia ritenuta più allettante dal Cagliari (nerazzurri fermi a 36 milioni, più 4 di bonus facili e altri 10 più difficili).

Ieri, chi ha chiesto alla dirigenza milanese del testa a testa con la Roma per Barella, ha ricevuto una risposta tendente all'indifferenza. Della serie: non facciamo aste, la nostra offerta è sul piatto e se il Cagliari preferisce quella giallorossa l'accetti. Lasciando trasparire una serenità di fondo di chi sa di avere in mano il sì del calciatore. In caso di sconfitta l'Inter è pronta a calare il jolly di scorta: Lorenzo Pellegrini pagando la clausola per il centrocampista (che dovrebbe però dare il via libera).