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Roma al completo ma non rinforzata

Redazione
Ogni titolare ha il suo vice, in alcuni ruoli anche più di uno con la rosa che è passata da un'età media di quasi 28 anni ad una di 25,5

È arrivato il "tempo di tirare le somme" (cit.). Il mercato è finito. Senza colpi, senza scambi, senza arrivi. Dovbyk resta a Trigoria, Gimenez al Milan; Sancho all'Aston Villa con Dominguez che non si schioda da Bologna e Baldanzi che nonostante l'accordo con il Verona, viene tratte-nuto. L'ultimo giorno di trattative scorte via senza sussulti, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. E il rischio che ora inizi lo sport preferito - sparare sul pianista, interpretato per l'occasione dal ds Massara - è dietro l'angolo. Anzi, dando una letta ai social ieri sera, è già iniziato. Come al solito ci si divide: tra chi si ostina a vedere il bicchiere mezzo pieno, considerando 1 paletti imposti al mercato giallorosso, e chi si aspettava molto di più per accorciare il gap con le prime della classe. Forse, in questi casi, bisogna affidarsi al destinatario di questi movimenti, all'allenatore, che in tempi non sospetti (nel ritiro di Burton) aveva tracciato una linea di demarcazione utile ai fini dell'analisi: "Un conto è completarsi, un altro rinforzarsi". Utilizzando questo parametro, affermare che la rosa della Roma oggi non è completa non sarebbe corretto. Ogni titolare ha il suo vice, in alcuni ruoli anche più di uno con la rosa che è passata da un'età media di quasi 28 anni ad una di 25,5. È stato inoltre abbassato il monte ingaggi (sceso sotto i 90 milioni) e ci si è portati avanti con il lavoro in previsione del prossimo giugno quando alcuni sacrifici, spe rando anche nell'esplosione di qualche elemento della rosa, saranno inevitabili, pena sanzioni severe in ottica FPF. Un lavoro che ieri da Trigoria veniva promosso a pieni voti, a tal punto che la squadra viene rite nuta dalla società significativamente più forte rispetto a quella dello scorso anno. Una valutazione che sarà curioso sottoporre all'allenatore. Perché poi, c'è anche l'altra faccia della medaglia. Quella più pragmatica, quella che guarda al presente, all'oggi piuttosto che al domani, solleticata dai 6 punti in classifica in due partite e dalla sensazione che non aver accontentato il tecnico nelle sue richieste ("Il club conosce le mie priorità", l'ultima frecciata di sabato sera) possa trasformarsi durante la stagione in un boomerang autolesionistico.