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Il Messaggero

Roma a metà solo un pari ma con Dybala

Roma a metà solo un pari ma con Dybala - immagine 1
Lo 0-0 a Cagliari ha lasciato più dubbi che certezze in vista degli ultimi giorni di mercato e del possibile addio dell'attaccante argentino
Redazione

Daniele De Rossi decide di regalare a Paulo Dybala gli ultimi ventuno minuti contro il Cagliari. Ventuno, come il suo numero di maglia, che chissà se potrà indossare ancora. Come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, un finale di partita, quello con la Joya in campo, senz'altro più acceso, più luminoso, più libero, magari con meno equilibrio. Soulè viaggia spedito ma non basta, Dybala porta spessore, purtroppo per la Roma, non la vittoria, ma in poco tempo si procura una punizione interessante, si inventa un assist per Dovbyk e fa ammonire Deiola, che per poco non lo costringe a restare nella Capitale per sopraggiunto infortunio. Paulo ha portato ciò che la Roma in questo momento non ha e non può avere: imprevedibilità, il cambio di passo, la giocata geniale, conoscenze maggiori rispetto ai nuovi. Sì, anche un passaggio sbagliato, ma ci sta. La Roma ci prova con i nuovi e alla fine rischia i vecchi: si passa da un tridente composto da Soulé, Dovbyk, Zalewski a quello con Dybala, Abraham ed El Shaaarawy. Ne esce un pareggio alla "prima" che si prospettava pericolosissima proprio per le questioni di mercato: il Cagliari ha cercato di limitare i danni, ma poi ha creduto pure nella vittoria. La Roma ha mostrato coraggio solo alla fine. La squadra che si presenta a Cagliari non è la Roma 0 almeno non è ciò che ha in testa De Rossi, al di là della questione Dybala. De Rossi fa quel che può con il materiale che ha (Celik e Zalewski sono i titolari dei due ruoli al momento da rinforzare), di più era complicato. Spesso i giallorossi vanno a fiammate, peccano negli ultimi metri, servendo poco e male Dovbyk. Soulé cerca gloria personale, 'ucraino c'è ma si fa notare davvero poco, spicca per uno spicchio di gara Le Fée ma a volte pure lui cade in errore di troppo. Nel primo tempo, la Roma si affaccia davanti a Scuffet solo con un paio di cross fatti bene di Zalewski, sui quali l'ucraino è in ritardo; è il Ca- gliari, che sa difendersi bene, a creare un paio di brutti pensieri a Svilar, che prima respinge il tiro di Marin poi quello di Piccoli. Scuffet effettua la sua prima parata vera ad inizio ripresa, su un sinistro velenoso di Soulé. Al quale segue il destro di Zalewski. Arriva una bella giocata, in ricordo dei primi mesi derossiani alla Roma, che arriva in porta con due passaggi, Cristante-Zalewski, velo di Dovbyk e tiro in scivolata, che sembra un rigore, di Pellegrini. La squadra va rivista e valutata al completo, se capirà se davvero sia in grado di fare a meno di uno come Dybala, specie dopo lo spezzone visto a Cagliari. Baldanzi è il primo cambio di De Rossi: l'ex Empoli entra al posto di Le Fée, quindi nel ruolo di mezz'ala. C'è posto anche per Paulo. Non più per Zalewski, con Soulé che finisce a sinistra. La scena la ruba l'argentino della Roma: ogni giocata viene accompagnata da un urlo dei tifosi giallorossi presenti alla Unipol Domus. Una punizione,un dribbling, è il calciatore della speranza, L'idea vincente poteva essere proprio la sua, quando regala una palla d'oro a Dovbyk, che di testa manda il pallone sulla traversa. Il Cagliari, la traversa, la coglie con Marin, con deviazione di Svilar. Segna Pellegrini, ma è in fuorigioco.