La Roma vince la partita, quanta sofferenza. Troppa, come è accaduto un sacco di volte nel passato più o meno recente, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero.
rassegna stampa
Robin si veste da supereroe come Batman
Il portiere svedese con le sue parate grande protagonista di un successo fondamentale in chiave Champions
I giallorossi portano a casa tre punti e, per questo, devono ringraziare, tanto, lo svedese Robin Olsen che para tutto quello che era possibile (e assolutamente non semplice) parare. Il successo porta soprattutto la sua firma, a legger bene la cronaca.
La squadra di Di Francesco sembra aspettare le mosse del nemico prima di mettersi in moto oppure, probabilmente, non ce la fa proprio a prendere in mano le redini della partita. Troppi errori, ad esempio, nella fase di impostazione del gioco, con una marea di palloni bruciati nella fase di uscita. E con un'altissima percentuale di errori riferibile ai difensori, eccessivamente fallosi al momento di azionare il pallone.
Ancora una volta, insomma, stupisce l'immensa capacità della Roma di giocare in maniera pessima una partita contro un avversario sulla carta (molto) abbordabile. Come se a far funzionare o meno i giallorossi ci fosse un interruttore on off nelle mani del destino. Impensabile, del resto, che tutte le cose brutte siano frutto solo della mente dei calciatori o di chi li guida. Fosse vero il contrario, si sarebbe trovata da tempo una soluzione, invece niente.
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