Non dev’essere nata sotto una buona stella la coreografia giallorossa che doveva essere esibita al derby di ieri. Prima la “spiata” di un intruso biancoceleste che è riuscito a infilarsi nel capannone dove i rivali la stavano allestendo sbirciando una lupa - costringendo di fatto a cambiamenti obbligati per non rovinare l’effetto sorpresa -, poi ieri, appena prima del fischio di inizio della gara, come riporta Il Messaggero, la rissa nella parte bassa della Sud occupata dal gruppo “Roma” tra questi e i Fedayn scesi di sotto per dire la loro.
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Rissa in curva Sud per la coreografia. Così la tifoseria ha iniziato a spaccarsi
Una scazzottata tra gruppi in nome di vecchi e mai sopiti screzi che non ha permesso ai romanisti di aprire i maxi-cartelloni che spettatori, dentro e fuori l’Olimpico, aspettavano di vedere
Una scazzottata in nome di vecchi e mai sopiti screzi che, alla fine, non ha permesso ai romanisti di aprire i maxi-cartelloni che spettatori, dentro e fuori l’Olimpico, aspettavano di vedere.
I fedayn, in minoranza numerica, occupano la balconata in alto a sinistra. Soffrono il dominio dei Roma (in cui sono confluiti molti degli ex padroni di casa vicini a Casapound) che invece, negli ultimi anni, hanno raccolto consensi, cercando di aggregare la galassia del tifo organizzato giallorosso, frammentata in una miriade di sigle, da Giovinezza a Romanismo, ai Boys.
La Curva Sud non risponde a un solo capo, non si riconosce in un’unica organizzazione. È un magma in movimento che fidelizza sugli spalti circa quattromila persone. Nuovi e vecchi equilibri si giocano stagione dopo stagione.
La tensione resta alta anche nei prossimi giorni per il rischio di ritorsioni e rappresaglie.
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