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Rispedito in Francia, Danso accusa: “Controlli medici incomprensibili”

Rispedito in Francia, Danso accusa: “Controlli medici incomprensibili” - immagine 1
L'austriaco avrebbe ottenuto l'idoneità per soli sei mesi. Scartato dai giallorossi si sfoga: "Sono sconvolto"
Redazione

Sarebbe dovuto andare in panchina contro la Juventus e magari giocare. Invece, Kevin Danso è tornato in Francia con un umore pessimo per essere stato scartato dalla Roma a seguito delle visite mediche svolte al Policlinico Universitario Campus BioMedico, la struttura scelta dalla Ceo Lina Souloukou per le attività sanitarie della prima squadra, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero. Il difensore, attraverso uno sfogo social, ha attaccato i giallorossi pubblicando la sua versione dei fatti che differisce da quella della società. Il giocatore, che ha disputato le prime due gare di Ligue One ed è stato spesso titolare nella scorsa stagione, non avrebbe mai accusato problemi di nessuna natura: "Sono deluso e sconvolto dagli eventi degli ultimi giorni e dal mancato trasferimento alla Roma. Soprattutto, sono molto sorpreso dalla presunta ragione per cui il trasferimento è fallito. Sia i medici dell'Austria che il dipartimento medico del Lens mi hanno monitorato da vicino e mi hanno visitato regolarmente negli ultimi anni", le parole pubblicate su Instagram. Effettivamente Danso ha giocato due partite su quattro durante gli Europei e la più recente è stata quella contro il Brest: "Più di recente, sono stato sottoposto a una valutazione approfondita all'inizio del ritiro a Lens e non sono mai state riscontrate irregolarità. Pertanto, le interpretazioni del controllo medico della Roma lasciano molto perplesso e sono del tutto incomprensibili per me e la mia squadra".

Insomma, il club, la nazionale austriaca e il giocatore negano qualsiasi problema medico. E allora perché in Italia il suo stato fisico non è in regola per giocare tra i professionisti? Perché in Italia le procedure di controllo sono di alta qualità e le linee guida per praticare sport agonistico sono più rigide che in altri paesi. Inoltre, l'idoneità sportiva gli sarebbe stata data, ma solo per sei mesi. Al termine dei quali si sarebbe dovuto sottoporre nuovamente alle visite. I giallorossi, valutata la situazione, hanno deciso di non rischiare. Anche perché il prezzo del cartellino di 25 milioni era abbastanza ingente. Adesso, però, sia il Lens sia il calciatore hanno subito un danno di immagine difficilmente quantificabile perché qualora i francesi volessero venderlo nelle prossime sessioni di mercato, avrebbero ostacoli a trovare acquirenti disposti a rischiare. Non è escluso che possa nascere anche una controversia tra le due società. Una sorta di precedente, anche se con dinamiche profondamente diverse, è il caso Christian Eriksen ex calciatore dell'Inter fresco di Scudetto che durante Danimarca-Finlandia degli Europei del 2021 è stato vittima di un arresto cardiaco. Successivamente gli è stato installato un defibrillatore sottocutaneo per mantenere regolare il ritmo del cuore, ma l'Inter ha dovuto rescindere il contratto perché in Italia non avrebbe potuto giocare.