È un'enorme buca piena di sterpaglie Campo Testaccio, ma da ieri un po' meno. A cadenza annuale, il 3 novembre giorno in cui si ricorda Roma-Brescia del 1929 prima partita giocata nello storico stadio, un gruppo di volontari del Roma Club Testaccio taglia le erbacce, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero. Con loro anche la mascotte giallorossa a simboleggiare la vicinanza della socie tà. E anche l'occasione per ipotizzare un futuro roseo per il centro sportivo. Quel rettangolo di terra in via Zabaglia è in stato di abbandono da oltre 15 anni, ma alcuni abitanti del quartiere cercano da anni riportarlo alla luce, magari restituendolo all'As Testaccio. Adesso l'area è nelle mani del Comune di Roma a cui è stata riaffidata nel 2015 dal Consiglio di Stato dopo una lunga contesa giudiziaria. Ora come all'epoca l'intenzione dell'attuale giunta è ridargli vita. Ma come? Lo ha spiegato Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda, presente ieri sul luogo assieme ad alcuni espo nenti del Roma Club Testaccio e a Lucia Lucia Bernabé responsabile Relazioni istituzionali della Roma: "Qui a Campo Testaccio fino ad un anno e 11 mesi fa volevano farci dei campi da padel, abbiamo stoppato il progetto e verificato che esista un concessionario. Con questo concessionario da 9 mesi a questa parte, abbiamo un costante rapporto".
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Ripulito Campo Testaccio: “Un patrimonio della città”
Quel rettangolo di terra in via Zabaglia è in stato di abbandono da oltre 15 anni, ma alcuni abitanti del quartiere cercano da anni riportarlo alla luce
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