Senza il ds e con un organigramma da ricomporre, le idee guida sul mercato in entrata sono ancora in divenire. Molto passerà dal credo tattico di Fonseca che, nonostante il filotto vincente in campionato con il 3-4-2-1, sta riflettendo in questi giorni su quale sarà la stella polare tattica della Roma nella prossima stagione, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
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Ripartenza con Smalling
Vecchio obiettivo per la Roma: la nuova proprietà rivuole l’inglese e riapre la trattativa con lo United. Bisogna, però, alzare il prezzo
Il portoghese è tentato di tornare al 4-2-3-1. Sfruttando l'interregno inevitabile e l'empasse che durerà fino a Ferragosto, Paulo ha una settimana per fornire delle indicazioni precise a tal proposito.
Il fatto che la Roma voglia fare un nuovo tentativo per Smalling, lascia pensare che alla fine si possa tornare alla linea a 4. L'inglese, infatti, è considerato l'optimum per questo tipo di schieramento, meno nella difesa a tre anche se la sua presenza l'altra sera contro il Siviglia avrebbe probabilmente garantito una figura migliore al reparto.
Con l'arrivo di Friedkin, a Trigoria sono convinti di poter alzare la proposta di 14 milioni rifiutata dal Manchester United. Poi, si passerà alla ricerca di un terzino destro. Al momento non sono previsti arrivi in mediana ma il discorso è in divenire. Perché se in difesa, al netto delle eventuali partenze, è già stato deciso l'arrivo di un centrale e di un terzino, a centrocampo l'acquisto di un elemento sarà subordinato alla partenza di un calciatore attualmente in rosa.
Si apre poi il capitolo Dzeko. Sarà uno dei primi argomenti che dovrà affrontare il nuovo ds. Lo stipendio di 7,5 milioni pesa sulle casse giallorosse. All'orizzonte, però, non c'è nessuno che ad oggi è disposto a farsene carico.
Una cosa non cambierà tra Pallotta e Friedkin sono le uscite. La Roma ha bisogno di alleggerire il monte-ingaggi e snellire la rosa.
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