rassegna stampa

Ricomincio da quei tre

Castan, Maicon e Iturbe cercano di riscattarsi in campo. A partire da Roma-Empoli

Redazione

Come scrive oggi Stefano Carina su Il Messaggero, a differenza dei sei personaggi pirandelliani, Maicon, Castan e Iturbe non sono in cerca d’autore ma di semplice riscatto. In questo inizio di stagione tra i tre c'è un trait d’union: la panchina.

Castan ha giocato solo 90 minuti delle nove gare ufficiali stagionali, Maicon 154 e Iturbe 164.

Eppure la Roma, in sede di mercato, aveva deciso di non acquisire altri elementi nei loro ruoli, vista la fiducia che si riponeva su di loro. Per Castan Sabatini – al netto di Gyomber - ha deciso di prendere soltanto Ruediger che per caratteristiche tecniche è più un sostituto di Manolas che di Leo.

Per l'alternativa a Maicon si è voluto scommettere su Florenzi terzino, con un ripensamento dopo le prove offerte da Alessandro nella ripresa di Borisov e col Palermo.

Quanto a Iturbe, ceduto al Genoa, la sua permanenza si presta a qualsiasi interpretazione. Chi ritiene sia avvenuta per meri motivi economici, altri per la paura che dietro al diritto di riscatto si nascondesse un club importante, altri ancora che ritengono ci sia stata per non correre il rischio di ammettere un errore, quello dell’estate precedente, di una campagna acquisti studiata intorno a un giocatore che poi ha fallito.

Ora tocca i tre cercano di riscattarsi in campo. A partire da Roma-Empoli. Per Castan la gara di sabato prossimo sarebbe quasi la chiusura di un cerchio, iniziato 13 mesi fa proprio contro i toscani. Nessuno ha voluto ammetterlo apertamente, ma il 22 agosto non avrebbe dovuto giocare.

Per Maicon la storia è diversa. C’è chi pensa che non giochi in virtù di un contratto in cui è previsto il rinnovo automatico se dovesse disputare il 70% delle gare stagionali. In realtà, come spesso capita quando si parla del brasiliano, c’è di mezzo una condizione fisica non al top.

Per Iturbe invece l’involuzione continua. Nemmeno il voltafaccia al Genoa o il gol al Frosinone gli hanno restituito la serenità. Nelle gerarchie di Garcia è tornato all’ultimo posto.