Zuccotto in testa, tuta, poi telefono in mano, contatti, rapporti, filo diretto con Ghisolfi, che è a Milano e cerca di bloccare Saelemaekers e corteggiare Frattesi. Poi l'arrivo in conferenza stampa, rigorosamente anticipata all'antivigilia per dirci che Bologna è l'unica idea in testa, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Non deve essere facile per Claudio Ranieri, anni 73, districarsi in questo mare magnum di cose, provare a dire tutto senza dire nulla. Di certo la missione sulla panchina della Roma è a buon punto, anche se non ancora compiuta del tutto. Vincere il derby è un passepartout per alleviare questi giorni intensi di lavoro. Perché, ovviamente, nella testa di Claudio non può esserci solo Bologna, ma (anche) a tutto il resto. Il futuro della Roma forse comincia proprio ora, dopo il derby che ha rilanciato la squadra e l'ha resa più appetibile, anche per un tecnico da big, vedi Allegri, tanto per fare un esempio. Il bottino di quest'anno è misero: cinque soli punti ottenuti lontano dall'Olimpico, uno con il Cagliari, uno con la Juve, uno con il Genoa, uno con il Monza e uno con il Milan. Da cosa è dipeso tutto questo? "E' mancato l'aspetto motivazionale e mentale. Noi ci siamo vicini e stiamo crescendo. Mancano pochi giorni alla vittoria fuori casa, prima o poi deve arrivare. So che contro il Bologna sarà una bella sfida, contro una formazione super organizzato, ha una mentalità aggressiva e noi dobbiamo essere bravi a trovare la via giusta", le parole di Ranieri.
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Il Messaggero
Ranieri sfida l’ultimo tabù: “Manca poco”
Dopo il derby è già futuro: "I rinforzi? Devono essere da Roma". A Bologna caccia alla vittoria in trasferta che manca da nove mesi
Che è costretto, per il periodo (mercato aperto) e per il ruolo (dirigente oltre che allenatore di oggi e chissà, anche di domani), ad affrontare discorsi futuristici. "Dobbiamo trovare giocatori da Roma, è inutile gettare polvere negli occhi dei nostri tifosi. I problemi si affrontano uno alla volta. Devono darci qualcosa in più: prendere per prendere non ha senso. Stiamo pensando al mercato di adesso e alla partita di Bologna, ma io sono concentrato su questa sfida".
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