Ci sono scelte che fanno meno rumore. Perché se le parole di Ranieri sul prossimo allenatore ancora tengono banco in città, ne sono passate sotto traccia altre che diventeranno la stella polare delle ultime nove partite di campionato: "Sarà sempre il campo a dirmi chi è più pronto di un altro ma non avendo più la Coppa Italia né l'Europa, giocheranno i 16". Questo vuol dire - scrive Stefano Carina su 'Il Messaggero' - che Claudio ha fatto le sue scelte. E la conferma arriva anche dal siparietto andato in scena nel post-conferenza giovedì: "Chi gioca? E chi volete che giochi..." Come a dire, giocheranno chiaramente i migliori, a seconda delle condizioni atletiche. Ma i 16 ormai sono quelli: gli undici che dovrebbero partire questa sera titolari più le loro alternative che a Lecce si chiamano Paredes e Pisilli a centrocampo, Baldanzi e Shomurodov in attacco. In difesa non c'è Celik, titolare nelle logiche di Claudio e quindi è il turno di Hummels che però insieme a EI Shaarawy rischia di scivolare nelle retrovie sempre di più. Coloro che invece ai margini sono finiti da tempo, sono i nuovi arrivati nel mercato di gennaio. Al di là di Rensch sul quale - visto anche l'investimento operato dal club - si può lavorare ma che poi ha palesato tutti i suoi limiti difensivi nella nefasta notte di Bilbao, i vari Gourna-Douath, Nelsson, Salah-Eddine, ai quali si può aggiungere tranquillamente il sorridente Abdulhamid, difficilmente li rivedremo di nuovo in campo. A Lecce si riparte quindi con i migliori o quasi. Perché Paredes, tornato dalle due partite ravvicinate giocate con l'Argentina, partirà inizialmente in panchina. Spazio a Cristante.
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Il Messaggero
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