Torna a parlare Claudio Ranieri dopo qualche mese dietro le quinte, almeno per quanto riguarda le uscite pubbliche. Il senior advisor giallorosso si è fatto vedere solamente negli ultimi giorni del ritiro inglese, ma è sempre stato presente durante l’estate come ha spiegato ai microfoni di Sky: "Non so quante videocall e chiamate ho fatto ogni giorno. Se non mi si vede è perché non voglio apparire". Ranieri qualche mese fa aveva allertato i tifosi della Roma sulle difficoltà legate al FFP e anche ieri è tornato con forza sull’argomento lanciando un campanello d’allarme: "Dovremo stare in regola con i conti. Vediamo come va la stagione. Poi dopo al limite ci sarà da vendere qualcuno, perché non possiamo permetterci di prendere il cartellino rosso che ci escluderebbe dalla Champions in caso di qualificazione". Il diktat è chiaro: serve un occhio di riguardo alle entrate e soprattutto alle uscite. Ma c’è un paradosso, scrive Daniele Aloisi su Il Messaggero. Uno degli obiettivi dichiarati dallo stesso Ranieri l’anno scorso era quello di abbassare il monte ingaggi e conti alla mano il risultato è stato deludente. Sono arrivati tanti giovani e tra le big del campionato italiano la Roma è quella con l’età media più bassa (25,7). Ma l’inserimento di ben 5 under 25 su 8 nuovi arrivi non è servito per diminuire gli stipendi che quest’anno costeranno 17,545 milioni lordi in più rispetto all’anno scorso. Ad aggravare la situazione ci si sono messe le mancate cessioni dei giocatori con gli ingaggi più alti come Pellegrini, Hermoso e Dovbyk. Tutti e tre con la valigia in mano per gran parte dell’estate, ma ancora a Trigoria a disposizione di Gasperini.
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