rassegna stampa

Raggi, pressing M5S: “Devi tenere Berdini”

Casaleggio: "E' l’assessore più grillino". Ma il sindaco: "Non ho sciolto la riserva"

Redazione

In Campidoglio il Movimento 5 Stelle sulla vicenda Berdini si è spaccato. Da una parte i consiglieri di maggioranza che dicono alla Raggi: «Virginia, perdonalo, devi soprassedere: cacciarlo sarebbe un errore strategico con la questione della stadio ancora apertissima». Dall'altra, anche i vertici del M5S, soprattutto Davide Casaleggio, non vogliono rivivere la ricerca spasmodica e lunga di un nuovo assessore all'urbanistica, come scrivono Simone Canettieri e Stefania Piras su Il Messaggero.

Tutti sono d'accordo che Raggi non possa permettersi di perdere l'assessore. A meno che sia proprio Paolo Berdini a decidere di togliere il disturbo. La Raggi scioglierà la riserva sulle dimissioni di Berdini solo dopo averlo incontrato di nuovo e se riuscirà a ristabilire un rapporto di fiducia. Anche Luigi Di Maio da Siracusa prova a superare la figuraccia di Berdini e fa imboccare al suo pragmatismo la corsia d'emergenza: «Su Paolo Berdini deciderà la sindaca. Io dico soltanto che a me interessa che ci sia un assessore all'urbanistica che lavori per creare uno stadio della Roma che rispetti i vincoli ambientali, che lavori a evitare che i cittadini vengano cacciati dalle case. Questi sono gli obiettivi che abbiamo, poi cosa abbia detto non me ne frega niente».

E i consiglieri capitolini la pensano allo stesso modo. Ecco perché Paolo Berdini rimane con più di un piede nella giunta Raggi, anche se ieri il titolare dell'Urbanistica non ha partecipato all'esecutivo del Campidoglio. «Se mi fido ancora di lui? Non ho ancora sciolto la riserva», è stata la frase sibillina della sindaca.

E' proprio il progetto di Tor di Valle uno dei motivi che fa ritenere l'urbanista quasi indispensabile. Sia per una questione di facciata, sia soprattutto per una questione tecnica legata al dimagrimento delle cubature dell'«ecomostro». Rimangono diversi nodi da sciogliere, a partire dalla possibilità che l'assessore accetti «il commissariamento». C'è chi dice che rimarrà, anche in questo caso, «nonostante tutto».