Sia chiaro che Radja Nainggolan non può essere un problema. O meglio, il sistema di gioco di Eusebio Di Francesco - a quanto pare - non è una gabbia per il belga, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Per due motivi su tutti. 1) Perché Radja la mezz’ala l’ha sempre fatta. 2) Perché la porta, anche in questo sistema di gioco, la vede lo stesso e lo dimostrano le occasioni gol che gli sono capitate sabato sera con l’Inter (5 conclusioni, nessuno ha fatto di più in partita).
rassegna stampa
Radja, un falso problema in via di soluzione
Aperto il dibattito sulla posizione in campo del belga
Di sicuro differenze tra il Nainggolan spallettiano e quello difranceschiano ci sono, una su tutti che ora attacca la profondità partendo più largo, prima andava più per vie centrali.
E’ chiaro che in questa fase della stagione tutti i calciatori della Roma, la migliore condizione, la stanno ancora inseguendo. Per quello ci vuole tempo, sia per assimilare i movimenti, per renderli più naturali, sia per aumentare fiato nei polmoni e per non terminare le partite boccheggiando come sabato sera.
La presenza, probabile ormai, di Schick consentirà all’allenatore di variare il sistema, di creare un’alternativa all’attuale 4-3-3. Ed ecco che Nainggolan andrà a finire di nuovo dietro le punte, che saranno - almeno sulla carta - Dzeko e Schick, con a supporto i vari Defrel e Perotti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA