Qualche lacrima, dopo l’errore grossolano e i due gol. La ripartenza è verso casa, Cagliari. Nainggolan non deve fermarsi ora, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, serve un altro scatto per poter assaporare ancora le emozioni che una notte di Champions League sa dare.
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Radja tra Cagliari e Juve: il futuro è dopo le lacrime
Nainggolan sfida il suo vecchio amore e la squadra “nemica”
Servono sei punti alla Roma per riprovarci, contro Cagliari, Juventus e Sassuolo. Servono uomini, adesso. Come quelli dell’altra sera, anche con i loro errori. Serve il migliore Nainggolan che, con Dzeko, Manolas, El Shaarawy, è tra i più in forma.
Radja intanto è un fedelissimo ai colori e alla maglia, ha scelto la Roma, pur sapendo di vincere poco o quantomeno di avere meno possibilità degli altri di farlo, che hanno preso altre strade, come sostiene lui "quelle che portano al facile successo". Solo per questo andrebbe rispettato, ma qui si tende sempre a puntare il dito, a trovare il colpevole
A Cagliari tocca ancora a Nainggolan, perché là in mezzo serve gente che sappia combattere: Strootman è ancora mezzo e mezzo, De Rossi va valutato perché un po’ stanco per le tre partite consecutive giocate, Pellegrini c’è e va assistito, la sera di Roma-Liverpool, anche se vissuta così e così, gli sarà servita per fare esperienza. Nainggolan non può riposare e con il Cagliari per lui è sempre una sfida particolare.
Il calendario gli ha messo vicino Cagliari e Juve, l’acqua santa e il diavolo. L’amore e la ragione. Ci sono tre partite per dimostrare di essere un giocatore vero.
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