All'andata non doveva esserci, è diventato un eroe; doveva lasciare la Roma a gennaio, poi è rimasto e ora vive il sogno di giocarsi una semifinale di Champions League. Nainggolan non è uno qualsiasi, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, c’è sempre qualcosa di speciale, eccessivo in lui. Radja oggi si è calato perfettamente nella mentalità che lo porta a essere felice in quanto romanista.
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Radja, il soldato è poco semplice
Il gol dell’andata, il rischio di lasciare la Roma, i video discussi e discutibili: Nainggolan è pronto a colpire ancora nel nuovo ruolo ritagliatogli Eusebio
Il derby, partita irregolare per definizione, è infatti la sua partita. Quest’anno vuoi - a detta di molti - per qualche problemino col modulo, vuoi per quegli eccessi natalizi, il rendimento non è stato all’altezza delle annate precedenti. Lui ha sempre risposto da soldato, mai soldato semplice, però. Perché Radja, di semplice non ha un bel niente.
A Nainggolan non viene chiesto il sublime, ma corsa, corsa e corsa. Mezz’ala, trequartista, alla fine a lui è sempre cambiato poco, se sta bene non fa storie. Come un soldato, obbedisce alle direttive, per il bene comune. Di reti alla Lazio ne ha segnate due, una lo scorso novembre, un’altra a dicembre del 2016.
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