La Roma è rimasta da sola dietro alla Juve, e sabato allo Stadium c'è la sfida per riaprire la corsa scudetto. Nainggolan stende il Milan che perde, nella stessa notte, lo scontro diretto dell’Olimpico e anche il 2° posto, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero.
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Radja avvisa la Juventus
La Roma batte il Milan con un gol di Nainggolan: la vetta resta a meno 4. Tre punti blindati dal rigore parato nel primo tempo da Szczesny a Niang
Spalletti in partenza ha confermato la Roma che ha battuto la Lazio, Montella ha invece riproposto Bertolacci, uscito di scena alla prima giornata. E’ il tecnico rossonero, però, a copiare il collega giallorosso, lasciando il 4-3-3 per il 4-2-3-1. Il Milan, negli interpreti, è più offensivo, perché inizia con Niang a sinistra, dove la catena avversaria è con due terzini, Ruediger basso e Peres alto.
La Roma resta in partita con la prodezza di Szczesny che, al minuto 27, devia in angolo il rigore di Niang. Il Milan nel primo tempo si è preso l’iniziativa e non l’ha più lasciata fino all’intervallo, rischiando solo all’inizio, destro di Dzeko respinto da Donnarumma e nel finale del primo tempo, ancora su conclusione del capocannoniere finita a lato. Subito dopo il ko di Peres nello scontro con De Sciglio. Dentro El Shaarawy, ma a sinistra. Perotti si sposta a destra.
La ripresa, come contro la Lazio, viene sfruttata dalla Roma per prendersi i 3 punti. Con più convinzione e maggiore agonismo. Spalletti aggiusta gli interpreti in campo e, ripetendo la mossa fatta nella seconda parte del derby, sistema a sinistra Strootman che lascia la sua zona a De Rossi. Ma è ancora Nainggolan a cambiare la storia della partita, soffocando Locatelli e calciando di sinistro da fuori per il vantaggio. Dzeko usa il fisico e la classe: è ovunque. La difesa giallorossa tiene e non concede chance ai rossoneri. E per il 2° match di fila non prende gol. L’1 a 0, mai successo in 24 gare stagionali, basta per restare il miglior attacco.
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