Se pensiamo che Sampdoria-Roma possa trasmettere gli stessi stimoli di un Roma-Lazio no, siamo fuori strada. Ma la squadra di Mourinho, a Marassi, gioca una partita seria, matura, dando seguito al successo contro la Lazio ed è la prima volta che succede, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Di solito, dopo le grandi spese, si sono registrate solo cadute o mezze cadute. La Roma non appare brillante come quindici giorni fa, non dominante per 90′ (calo fisico vistoso nella seconda parte della ripresa), ma fa tutto quello che serve per vincere, senza rischiare. E infatti vince e le basta un tiro verso lo specchio della porta. Da quella notte infausta del 9 gennaio, rimonta subita inspiegabilmente contro la Juventus, i giallorossi con questo successo toccano le dieci partite in campionato senza perdere. Delle ultime cinque poi, ne ha vinte quattro: con Spezia, Atalanta, Lazio e, appunto, Sampdoria, lasciando due punti solo a Udine e anche lì, inspiegabilmente. Mancano sette partite alla fine del campionato, il sogno Champions è ancora vivo, la Juve è a 5 punti, e intanto la Roma è forte di un quinto posto (ma l’Atalanta deve sempre recuperare una partita), in piena lotta per l’Europa League, che significherebbe comunque un passo avanti rispetto all’attuale Conference. Per la Champions c’è tempo, Mou ha quell’obiettivo ma serve tempo e un mercato scoppiettante. Mourinho punta ormai sui suoi uomini, gli eroi del derby, e molti di questi li vedremo all’opera anche giovedì nella trasferta di Bodo, andata dei quarti di Conference. Zaniolo si è perso per strada, così come Veretout. Mou si ritrova il solo Oliveira come unico gioiello del mercato invernale e Cristante, per lui indispensabile là in mezzo. Il resto se lo inventa, vedi Zalewski, che fatica a fare tutta la fascia, ma cresce di partita in partita, prendendo fiducia e acquisendo personalità e pure a Genova è andato molto bene. Proprio il polacco è decisivo nella rete di Mkhitaryan: duetto con Pellegrini con cross finale per l’armeno, un altro a cui José non rinuncia mai e del quale auspica a breve un rinnovo del contratto (che avrà), nonostante i suoi 33 anni suonati. La rete arriva dopo venti passaggi di fila, segno di una ritrovata qualità. Ora la Roma è una squadra logica, solida, che sa difendersi bene.
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