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Questa Roma è già grande: De Rossi lascia un’eredità di valore

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“Lascerò la panchina della Primavera ma resterò nel club, sono a disposizione”, la conferma dell'addio del tecnico è arrivata al fischio finale

Redazione

Nuovi Zalewski crescono scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Sì, perché il regalo d’addio di Alberto De Rossi (“Lascerò la panchina della Primavera ma resterò nel club, sono a disposizione”, la conferma al fischio finale) è più prezioso dell’ennesima stagione al vertice o di uno scudetto a lungo accarezzato e poi sfuggito in extremis.

Alcuni nomi sono già di pubblico dominio perché si sono affacciati in prima squadra con Mourinho in questa stagione. Il riferimento è a Volpato, nato a Camperdown, sobborgo occidentale di Sidney, salito alla ribalta sia per il gol al Verona dello scorso febbraio sia per far parte della scuderia di Totti. Trequartista che può giocare anche da numero otto con un buon feeling con la porta avversaria. Per informazioni, chiedere al portiere gialloblù Montipò.

Ma non finisce qui. Perché altri, sono pronti a spiccare il volo. Se Felix merita un discorso a parte avendolo già fatto in stagione quando lo Special One ha deciso di portarlo stabilmente in prima squadra, ci sono altri elementi che hanno conosciuto l’emozione dell’esordio. Tra questi, Keramitsis, difensore centrale, fatto debuttare in A, classe 2004.

Mou ha regalato spazio anche a Missori in Conference League. Terzino destro, scuola Romulea, che all’occorrenza può giocare a sinistra, è stato già capace di ritagliarsi un piccolo record. A 17 anni e 8 mesi (è nato il 24 marzo 2004), Filippo è stato il primo della sua annata a esordire nelle coppe europee con un club italiano.

È successo al minuto 79 di Roma-Zorya, quando è subentrato al posto di Mkhitaryan, ricevendo i complimenti del tecnico nel post-gara. Attenzione però, perché alcuni di questi ragazzi si sono già affacciati e hanno fatto intravedere le sue potenzialità ma ce ne sono altri che sono pronti già la prossima stagione a mettersi in mostra.

A partire da Cherubini, peperino che fa della qualità, della velocità e della visione di gioco i suoi punti di forza. Seconda punta o ala, a seconda delle esigenze e dei moduli. Elemento di assoluto valore, capace spesso e volentieri di cambiare l’inerzia di una partita da solo. C’è poi il portiere Mastrantonio che è tenuto sotto osservazione anche da Nuno Santos (e non solo: Verona e Empoli hanno chiesto informazioni), uomo di fiducia di Mourinho e preparatore dei portieri della prima squadra.

Merita una menzione anche Faticanti: trafila nelle nazionali giovanili, mediano vecchio stampo, nato a Sora, cresciuto nel vivaio del Frosinone, arrivato poi alla Roma nella stagione agonistica 2018-19, praticamente a 14 anni appena compiuti, grazie alle indicazioni sempre preziose di Stefano Palmieri (storico osservatore giallorosso).

Sorprende che in questa lista non figuri Capitan Tripi. Mou in stagione lo aveva più volte menzionato come possibile soluzione per l’emergenza nel reparto arretrato anche quando mancavano i terzini ma poi non lo ha mai fatto entrare in gare ufficiali. Quella di ieri, per limiti d’età, potrebbe esser stata l’ultima partita con la Roma. Filippo, romano di Casal Palocco, dopo 11 anni è pronto a voltar pagina. Presumibilmente lontano dalla sua città. Ma quando sei cresciuto sotto l’ala protettiva di De Rossi, sai che prima o poi il tuo spazio riuscirai a ritagliartelo.