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Quel Mister X che non convince tutti deve accettare un mercato al ribasso

Redazione
Da Allegri a Sarri e Mancini: tutti i nomi per la panchina

Mister mistero si cela dietro il sorriso sornione di Claudio. Tanti indizi, nessun indizio verrebbe da dire, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Ma in fondo non è così. Tre le frasi chiavi in un giro di parole volutamente ambiguo, volto a prendere tempo con la platea che lo ascolta a Trigoria ma soprattutto con la piazza. Tre le frasi chiavi in un giro di parole volutamente ambiguo, volto a prendere tempo con la platea che lo ascolta a Trigoria ma soprattutto con la piazza. La prima: "Il nome giusto non è ancora uscito". La seconda: "Deciderà il presidente quando lo vorrà annunciare". La terza, quella più enigmatica: "Può darsi che all'inizio non venga apprezzato il nome, ma credo di sì, e poi contano i fatti". Tre pennellate che lasciano intendere come la scelta sia stata già pre-sa. In questo caso la logica vuole che l'identikit sia da ricercare in un nome che ad oggi è libero di firmare: Sarri, Mancini o Allegri. Ma se bisogna abbinare la tempistica al fatto che inizialmente potrebbe essere inviso alla piazza, i parametri inevitabilmente cambiano. Perché però l'allenatore dovrebbe essere inviso? Per il suo passato laziale, magari. In questo caso il cerchio si restringerebbe a Sarri, Mancini o Pioli. Oppure perché magari non è un tecnico al quale associare un progetto vincente a breve termine. Un giovane per intenderci, alla Italiano, Palladino o Montella che proprio giovane non è avendo varcato la soglia dei 50 ma che avrebbe probabilmente quell'appeal necessario, grazie al suo passato giallorosso, per alleviare la possibile titubanza iniziale della tifoseria che potrebbe bollarlo come la classica minestra riscaldata.