Largo ai giovani. Non è una frase fatta per Mourinho. Crede nei ragazzi, in quelli bravi, in quelli che lo seguono e gli cambiano le partite, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero.
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Il Messaggero
Quel bambino australiano che ha incantato Totti e Mou
Magari con un tocco di fantasia, tipica della "Generazione Z". Ieri, per Cristian Volpato un gol e un assist. "Non mi ero nemmeno scaldato prima di entrare. Sono felice di essere venuto qui e segnare, non ho mollato nulla. Che mi ha detto Mou? Che ho avuto culo".
Un gol determinante arrivato a due minuti dal 90° dopo che Abraham, Pellegrini. Zaniolo e Belotti le avevano provate tutte per sbloccare l'1-1.
Il Verona è la sua preda preferita perché la scorsa stagione all'Olimpico nel 2-2 contro i gialloblù (19 febbraio) è stato Cristian ad aprire la rimonta chiusa poi da Bove. Due giovani, appunto, una specie a volte fin troppo protetta per il timore che si possa bruciare, ma che invece lo Spectal One non ha paura di lanciare. Felix, Keramitsis, Missori, Zalewski, Volpato, Bove e Faticanti, tutti bambini (cit Mourinho) che il portoghese ha fatto esordire dal suo arrivo a Trigoria.
Volpato è un italo-australiano nato a Camperdowm, assisto da Francesco Totti che ieri poco prima di scendere in campo con la sua squadra di calcio a 8 per la finale di Supercoppa ha detto: "Sono molto contento per lui e che abbia aiutato a far vincere la Roma".
Il 27 ottobre di un anno fa Mourinho convoca Volpato per la prima volta in trasferta contro il Cagliari e debutta contro l'Inter il 4 dicembre. Quest'anno ha fatto il salto tra i grandi. Un'altra intuizione di José.
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