rassegna stampa

Quei bravi ragazzi con il vizietto del giallo e rosso

(Il Messaggero – A.Angeloni) – Va a finire sempre così: i buoni sono quelli che ci rimettono. Tutti, non solo Totti, sostengono che questa Roma, come quelle vecchie a dire il vero, sia sempre stata composta da bravi ragazzi e non da...

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(Il Messaggero - A.Angeloni)- Va a finire sempre così: i buoni sono quelli che ci rimettono. Tutti, non solo Totti, sostengono che questa Roma, come quelle vecchie a dire il vero, sia sempre stata composta da bravi ragazzi e non da cattivi. Molto tecnici e poco aggressivi. Non una squadra di banditi, tanto per essere chiari. Invece vai a leggere certe statistiche e ti accorgi che la Roma è la squadra che ha subito il maggior numero di cartellini rossi, cinque. E cinque sono gli espulsi: Balzaretti (con l’Inter), Maicon (Udinese), Pjanic (Fiorentina), Castan e De Rossi (Juventus). Non si ricordano fallacci epici, durezza estrema, né proteste accese, risse. Semplici interventi, magari ripetuti, ingenuità varie durante i novanta minuti. Le più clamorose, quella di Balzaretti a Milano con la Roma avanti di tre reti si è fatto espellere per un fallo inutile, stesso discorso per Maicon a Udine, lasciando i compagni in dieci sullo zero a zero dopo aver commesso un fallo evitabile nella metà campo avversaria. Ed ecco che la Roma ha dovuto in passato fare a meno prima di Balzaretti (Napoli), poi di Maicon (Chievo), quindi di Pjanic (Milan) e domenica (contro ilk Genoa) dovrà rinunciare a Castan e De Rossi, uno perno della difesa e uno del centrocampo. Appena dopo la Roma, in questa classifica dei rossi, non c’è un’altra big del campionato, ma l’Atalanta, ovvero una che lotta per non retrocedere e questo sembrerebbe più logico.[...]

AMMONIZIONI A PIOGGIA

Detto delle espulsioni e del record in serie A, passiamo alle ammonizioni. Tante, quarantadue totali con sedici calciatori coinvolti. Tutti quei gialli presi eroicamente ad inizio campionato per non far incassare i gol a De Sanctis, alla lunga le paghi. Perché la squadra di Garcia è eternamente sotto diffida. Sempre con il rischio di perdere un calciatore magari per una partita importante. E il giocatore con il peso addosso di uno stop alle porte è sempre un po’ condizionato, checché ne dicano gli allenatori.

Quando giochi con tre su tre di metà campo (come con il Milan) o i due difensori centrali sotto diffida (con il Chievo) è un’altra cosa (Roma-Catania è stata giocata senza gli squalificati De Rossi e Strootman, e meno male che era il Catania...). Il dato che fa riflettere è che, come detto, la Roma resta una squadra non “cattiva”, essendo quindicesima nella classifica della media falli a partita, 13,4. Questo significa, senza voler innescare polemiche nei confronti degli arbitri, che forse c’è maggiore severità verso i giallorossi rispetto alle altre. Detto questo, l’atteggiamento e la concentrazione dei calciatori in assoluto va migliorata e Garcia lo sa.

RUDI FURIOSO

Il tecnico a questo aspetto tiene molto (tra l’altro lui è stato espulso due volte, a Genova con la Samp e contro il Cagliari in casa, ma senza ricevere una squalifica) e sia pubblicamente dopo la gara contro la Juve, sia in privato ieri a Trigoria, ha preteso dai suoi un atteggiamento diverso e, appunto, maggiore concentrazione. Evitare ammonizioni sciocche, falli inutili. Evitare quindi di terminare le partite in inferiorità numerica. Domenica dovrà fare a meno di De Rossi, Castan e Ljajic, quest’ultimo a Torino ha preso il giallo ed era diffidato. La beffa oltre la pesante sconfitta.