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Proteste e cori a Termini, rabbia sui social giallorossi. Dai Friedkin solo silenzi
I tifosi della Roma sono smarriti: il futuro fa paura. E la prima volta che la proprietà Friedkin si trova davanti a una crisi profonda, ma non è la prima volta che il club vive momenti così disastrosi. Eppure, nelle precedenti gestioni, qualcuno dalla proprietà ha sempre confortato, spiegato e reagito senza far passare troppo tempo, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero. Chi domenica sera era allo stadio o davanti alla tv ad assistere ai cinque gol inflitti dalla Fiorentina ai giallorossi si aspettava una reazione importante da chi finanzia quotidianamente la società. E, invece, il silenzio totale del presidente ha provocato un disorientamento così profondo che la gente si è rifugiata su social e radio per sfogare la propria frustrazione. I punti di vista sono diversi, ma sul banco degli imputati ci finiscono tutti: c'è chi ha accusato i calciatori di essere contro l'allenatore, chi se l'è presa con Juric, chi con i dirigenti, chi con il capitano Pellegrini o i senatori Cristante e Mancini. Di quest'ultimo c'è un video su X in cui non rincorre Kean nel primo gol. “Corre come se stesse facendo jogging”, scrivono i tifosi. Insomma, nessuno si è salvato. Ma quasi tutti sono d'accordo con il puntare il dito contro la proprietà. La stessa che è stata celebrata per aver rimpiazzato l'ex presidente Pallotta e portato Mourinho, ora è fortemente criticata per aver abbandonato il club. O comunque non averlo gestito come avrebbe dovuto. Ma mentre i presidenti Dan e Ryan sono stati se gnalati a New York, a Roma i tifosi hanno provato a far sentire la loro voce. Lo hanno fatto nella notte tra dome nica e ieri quando una cinquantina di loro si sono presentati alla stazio ne Termini ad attendere la squadra al rientro da Firenze. A loro si è avvicinato il capitano Pellegrini, ha ascoltato e provato a spiegare il momento, ma a poco è servito. “Tirate fuori le p...”, è stato il coro alla squadra che stava salendo sul pullman.
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