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Profumo d’Europa

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La Roma in casa del Porto per l'andata del playoff, Ranieri non molla la Coppa: "Vincere ci darà convinzione e autostima"
Redazione

Qui, al do Dragao, c'è un pezzo molto grande della qualificazione agli ottavi di finale di Europa League. Proprio in questo impianto la Roma si gioca un altro pezzo di futuro, sempre eliminata dal Porto in passato, remoto e recente. Claudio Ranieri insegue il suo sogno, un altro ancora, gli è mancato quel guizzo europeo tutto suo. Claudio ha alzato una Supercoppa, guarda caso proprio contro il Porto, ma non aveva portato alla finale di Montecarlo quel Valencia. Ha assaggiato la Champions, ma la missione è fallita. Solo una volta, ventuno anni fa, ha disputato un quarto, con il Chelsea. Forse per lui è l’ultima occasione, almeno da allenatore, sempre se è vero che la Roma non la guiderà pure nella prossima stagione, c'è sempre in ballo quel famoso "scherzo" che ha minacciato di fare. Il Porto, poi magari un derby contro la Lazio, ci si gioca ancora qualcosa, la Roma ha bisogno di sentirsi viva. Il Porto - sottolinea Alessandro Angeloni su 'Il Messaggero' - è squadra tradizionalmente tosta, ma l'ambiente intorno è ostile alla squadra del baby tecnico Anselmi: nel 2025 è arrivata una sola vittoria e ha perso nel mercato due pezzi da novanta, Nico Gonzalez e Galeno. Contestato il presidente Villas Boas. Stasera il clima non sarà sereno. Ranieri aspetta un risveglio. Un segnale di vita è atteso da Dybala, oltre che da Pellegrini. L'argentino in Europa non ha ancora fatto centro, e in trasferta l’ultimo suo squillo risale alla finale con il Siviglia, a Budapest. A Lorenzo invece manca la maglia da titolare dalla sfida con l’Eintracht. Deve resettarsi anche la Roma, che non vince in trasferta in Europa (esclusa Milano la scorsa stagione) dalla sfida contro lo Sheriff, 21 settembre 2023: "Perché forse incontriamo squadre più forti di noi". Poi, la chiave per vincere e andare avanti. "Giocare con naturalezza, la Roma giochi in trasferta come in casa. Ci stiamo lavorando ma non siamo ancora validi. Chi passa il turno guadagnerà autostima e convinzione".