Il terzo posto è l’obiettivo minimo di questa stagione. Lo ha fissato la proprietà statunitense dopo l’esonero di Garcia. Perché la mission aziendale prevede di partecipare per il terzo anno di fila alla Champions. Stasera, ospitando l’Inter, la Roma ha il primo match ball. Se lo sfrutta, si mette al sicuro, eliminando la concorrente più pericolosa nella corsa al terzo gradino del podio, scrive Ugo Trani su "Il Messaggero".
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Primo match ball per la Champions
Spalletti dà totale priorità alla sfida di stasera, senza pensare al derby del 3 aprile. Non risparmierà quindi i diffidati Digne, Nainggolan e Pjanic. Il derby è oggi e non il 3 aprile, basta avere davanti la classifica per rendersene conto
Spalletti dà totale priorità alla sfida di stasera, senza pensare al derby del 3 aprile. Non risparmierà quindi i diffidati Digne, Nainggolan e Pjanic. Il derby è oggi e non il 3 aprile, basta avere davanti la classifica per rendersene conto. Se qualcuno dei 3 resterà fuori sarà solo per scelta tecnica. L’Inter non avrà il centravanti, visto che lì davanti ci sarà al massimo Eder; la Roma non si sa. Il dubbio c’è, come ha ammesso il tecnico giallorosso: ballottaggio tra El Shaarawy e Dzeko nel 4-3-1-2 che avrebbe ancora Perotti trequartista. In bilico pure il rientro di De Rossi: per dargli spazio, bisognerebbe rinunciare a Keita. Nelle ultime esercitazioni a Trigoria, da regista, è stato provato De Rossi e non il maliano.
I successi italiani di Spalletti sono stati tutti contro Mancini. Con la Roma e contro l’Inter, ha alzato 3 trofei: 2 volte la Coppa Italia (2007 e 2008) e 1 la Supercoppa Italiana (2007). Contro il collega ha però perso anche lo scudetto (2008) all’ultima giornata, vittoria nerazzurra a Parma e pari giallorosso a Catania. Il derby è, insomma, oggi e non domani.
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