La Roma non può permettersi di non arrivare tra le prime quattro del campionato, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero e quindi di non partecipare alla prossima edizione della Champions League. Perché non è padrona, lo conferma la sua storia recente, di non mettere in cassa i soldi derivanti dalla presenza nella massima competizione continentale.
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Prima la Champions, poi quel che sarà sarà
Non mancherà tempo per i bilanci e pure per individuare chi non voleva più starci: ora serve solo il quarto posto
Qualora il traguardo Champions non venisse raggiunto, le conseguenze sarebbero gravi, ed evidenti già a partire dalla prossima sessione di calciomercato. Con movimenti che, soprattutto in uscita, potrebbero essere ancora più pesanti rispetto a quelli degli anni passati.
Non è più tempo di pensare a quello che (non) è stato, ma solo a quello che sarà. O che dovrebbe essere, per arrivare a dama. Non è neppure il caso di individuare responsabilità e responsabili. Serve far punti e basta. Non serve neppure ricordare che in gennaio la Roma non ha (colpevolmente) fatto mercato in entrata. Il fatto non va assolutamente dimenticato, ma ora non si può tornare indietro. Il tempo per fare bilanci non mancherà.
Oggi se qualcuno, tra dirigenti, giocatori e allenatore, non remasse verso un’unica direzione, quella dell’interesse supremo della Roma, sarebbe semplicemente un traditore.
Sabato arriverà il derby con la Lazio. Che, vista la classifica, avrà un doppio, intenso valore. Non si giocherà solo per il primato cittadino, ma anche per la Grande Europa. Senza trascurare, ovviamente, quanto sta accadendo a Milano, con il Milan (che con gli innesti di gennaio sta letteralmente volando) avanti ai giallorossi.
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