rassegna stampa

Preziosi, urla di rabbia: “Di Bello in malafede. Var? Sistema malato”

Durissimo il j'accuse del presidente del Genoa dopo il rigore non concesso nel match contro la Roma

Redazione

Altro giro, nuova polemica. Stavolta il penalizzato dall'assurda applicazione a targhe alterne del Var è il Genoa. Protagonisti, loro malgrado, il fischietto Di Bello e il Var Chiffi.

Durissimo il j'accuse del presidente Preziosi che anziché il fioretto, usa il bastone: "A me sembra che quello di domenica contro di noi non sia un errore a caso, ma in malafede. Lo dico sapendo che posso essere deferito. Su un episodio così clamoroso non si poteva non usare il Var. Il sistema è malato e sbagliato - ha spiegato intervenendo a Radio Rai 1 - Era una partita che potevamo vincere e l'abbiamo persa. L'arbitro si è rifiutato di consultare il Var e mi devono spiegare perché" come riporta Stefano Carina su Il Messaggero.

Preso il via, difficile frenarlo: "Senza dimenticare che ha impiegato quattro minuti per vedere un centimetro di scarpa per annullare un gol (in occasione del fuorigioco di Piatek, ndc) e poi non ha voluto vedere l'altro episodio. Mi viene da pensare che siccome c'erano contestazioni in atto contro la Roma, andare a casa con una vittoria avrebbe reso tutti felici e contenti... Il Var così è un'arma impropria. Di per sé non è un problema ma lo diventa per come viene utilizzato. Di fronte a episodi clamorosi, come quello su Pandev, un capitano dovrebbe avere in campo il diritto di richiederne l'uso".