(Ilmessaggero.it) Le porte della nazionale per Antonio Cassano non sono mai «state chiuse, ma non sono neanche troppo aperte. Balotelli? Io dei 23 per il Mondiale non ho ancora deciso nulla, l'unico titolare è Buffon. Tutti gli altri sono sotto osservazione, Balotelli compreso», le parole di Cesare Prandelli a Rai Sport.
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Prandelli e il ritorno di Cassano in azzurro «Porte non chiuse né troppo aperte…»
(Ilmessaggero.it) Le porte della nazionale per Antonio Cassano non sono mai «state chiuse, ma non sono neanche troppo aperte. Balotelli? Io dei 23 per il Mondiale non ho ancora deciso nulla, l’unico titolare è Buffon. Tutti gli altri...
La nazionale come un club: lo dice Cesare Prandelli, in attesa dell'incontro con la Figc per discutere del prolungamento del contratto, e lo fa chiedendo al presidente Abete maggiore tutela. «La Federazione deve diventare un club forte, importante. Dico sempre che quando c'è la nazionale tutti si sentono in diritto di dire qualsiasi cosa,in un club non è così, la nazionale va rispettata».
Rinnovo. «Quando ho detto che o trovo l'accordo per il rinnovo o sto fermo - ha proseguito Prandelli - significa che ho fatto una riflessione personalissima condivisa dal mio staff: noi non riusciamo a giocare su due tavoli. In questo momento ho in testa il mondiale e voglio prepararlo nel migliore dei modi. Mentalmente non ce la faccio a programmare un futuro con un club, quindi ho detto se troverò l'accordo con la nazionale bene,altrimenti sto fermo. La nazionale merita rispetto, le persone che gestiscono la nazionale sono persone perbene e che forse per la prima volta hanno superato l'ostacolo del vincolo del risultato cioè stanno proponendo al ct un ulteriore prolungamento a prescindere dal mondiale. È gratificante e mi riempie di orgoglio».
Il progetto tecnico va «condiviso da tutti, perchè non sarò commissario unico. Disponibilità al cento per cento a lavorare alla crescita tecnica, ma non ho mai fatto niente da solo in vita mia». Alla domanda se, dopo le polemiche con Conte, intende chiedere maggior tutela alla Figc, Prandelli ha replicato: «La federazione deve diventare un club importante. Questa unione è necessaria per essere più credibili. La nazionale è sempre stata oggetto di critiche: se uno critica per due giorni un club al terzo giorno c'è qualcuno che mette qualche paletto, in nazionale non è così. Noi siamo aperti, siamo democratici: ognuno può dire quello che vuole giustamente sì,ma non bisogna esagerare».
Riforma campionati. Infine le parole di Andrea Agnelli, che ha parlato di serie A a 18 club e di squadre B. «È la strada giusta: se loro sono convinti, noi lo siamo da tempo. Devono essere loro a decidere. Ma al nostro calcio servono idee, altrimenti diventa un prodotto invendibile».
Conseguente il plauso a Mariella Scirea, per le parole sui cori della curva dello Juve Stadium. «Ha ragione,ha dimostrato di essere una persona di buonsenso e soprattutto vuole far rivivere l'immagine di Gaetano come deve essere vissuta: era l'esempio del rispetto,dell'altruismo,della correttezza. Quei cori sono deprimenti».
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