«Io ho altri due anni di contratto, ma nel calcio non si sa mai. Adesso penso a finire la stagione, poi si vedrà. A Roma, comunque, sto molto bene e mi diverto con questi compagni». Pjanic fa benissimo a non sbilanciarsi. A non promettere niente. Perché il suo destino rimane legato alla clausola di 38 milioni: per averlo, basta versarli nel forziere di Trigoria. Sempre che la Roma non decida, tra qualche settimana, di offrirgli il prolungamento. Ipotesi che per ora non è stata presa in considerazione: l’ingaggio del giocatore è già alto, sfiora i 4 milioni netti all’anno. Il Barça, il Bayern e la Juve hanno già contattato il suo procuratore, per sondare la disponibilità. Che, ovviamente, c’è. Come la volontà di Pallotta (ribadita ieri) di non farlo partire: «Non intendo cedere nè Pjanic nè Nainggolan».
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Pjanic, l’addio non è scontato «Ma nel calcio non si sa mai»
"Io ho altri due anni di contratto, ma nel calcio non si sa mai. Adesso penso a finire la stagione, poi si vedrà. A Roma, comunque, sto molto bene e mi diverto con questi compagni"
Da Torino lo chiama Allegri per la Juve che ha appena conquistato il 5° scudetto consecutivo. Pjanic, però. vorrebbe ancora sfidarla: «La società bianconera è forte perché lavora molto bene: si vede dalla sua storia. Quest'anno siamo calati un po' e ci hanno ripreso punti. Ma per fare bene come loro dobbiamo essere più continui. Conosciamo le loro qualità e non è facile essere alla loro altezza. Ma si può fare».
(U. Trani)
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