È stato il reparto più affidabile. Ed è quello che rischia di cambiare di più. Tra mercato, esigenze tec niche e finanziarie, la difesa della Roma si rifa il look, ripartendo però da numeri top. Come riportato da Stefano Carina su Il Messaggero, questo è un ottimo punto di partenza per accogliere il nuovo arrivato Ndicka e per salutare con un sorriso il rinnovo di Smalling sino al 2025 (3,5 milioni a stagione) e si avvicina anche quello di El Shaarawy. Si è molto parlato di una Roma con Dybala e senza Dybala ma ce n'è stata anche una senza Smalling e con Smalling.
Il Messaggero
Pinto, una corsa contro il tempo: servono 28 milioni
La prima è stata capace di subire 7 reti nelle 5 gare di campionato nelle quali Chris è mancato a fine stagione (senza contare i due gol con la Cremonese quando era squalificato); l'altra nelle precedenti 6 (comprensive le due gare di coppa con Real Sociedad e Feyenoord) ne ave va preso soltanto l, risultando così a fine torneo il 4° reparto della serie A.
Con Mancini e Ndicka a formare il nuovo trio, nel gioco delle coppie vo luto da José in teoria non dovrebbe più muoversi nulla. Ibañez, Kumbulla e LIorente (vicino il ritorno in prestito dal Leeds) sarebbero gli elementi per completare il pacchetto. Il problema è che la Roma entro il 30 giugno deve effettuare 28 milioni di plusvalenze. E se un terzo di que ste dovrebbero arrivare dalle cessioni di Missori e Volpato al Sassuolo, sul tavolo dei conti ballano ancora una ventina di milioni. Kluivert è un ,altro, che insieme a Vina, è destinato a giocare in Premier (Bournemouth) regalando un altro terzo di quarito serve. Nel frattempo si lavora per Scamacca (West Ham dice no al prestito secco).
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