Il 4 maggio il via agli allenamenti. Poi entro fine mese o nei primi giorni di giugno la ripartenza della serie A. È l’ipotesi della Figc e la speranza della Roma che prima con Fonseca e poi con Dzeko non ha lasciato spazio ad interpretazioni: a Trigoria vogliono portare a termine la stagione, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
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Servirà un ritiro che, ameno di sorprese, sarà svolto a Trigoria. Almeno tre settimane è il periodo di cui avrà bisogno Paulo per riaccendere il motore della squadra. In questo periodo di quarantena, il lavoro del preparatore Nuno Romano s’è incentrato perlopiù sulla forza, cercando di non far perdere il tono muscolare ai calciatori. Quando si ripartirà, la squadra virerà invece su una programmazione legata alla corsa, alla ricerca della condizione ottimale (raggiungibile in 35 giorni). Diverso invece se il torneo dovesse slittare a fine giugno. A quel punto i calciatori potrebbero fermarsi temporaneamente per evitare sovraccarichi muscolari.
Alla ripresa, il protocollo sanitario da seguire è già noto: sanificazione del centro sportivo Fulvio Bernardini, circoscrivere l’entrata al numero minimo di persone (giocatori e staff), eseguire esami e analisi prima di dare l’idoneità ai calciatori. Al suo interno, in ogni ambiente il club ha già predisposto delle cautele di natura igienico-sanitaria. Dai distributori di gel igienizzante alle bevande usa e getta (acqua o energizzanti); dalla distanza di sicurezza dei tavoli nella mensa agli oggetti (piatti, bicchieri e posate) per mangiare, rigorosamente di plastica e monouso.
Dopo le sedute di allenamento, i calciatori (i quali sono in possesso di un vademecum sulle regole di prevenzione) anziché fare le docce negli spogliatoi dovranno effettuarle nei loro alloggi personali. Piccoli accorgimenti per un nuovo inizio.
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