Solo chi non lo conosce, o forse lo disprezza a prescindere, può parlare di un ambiente piagnone quando subisce presunti torti arbitrali, e invece compiacente quando i famosi ”aiutini” sono a suo vantaggio. Lo dice la storia, lo conferma la stretta attualità. La tanto vituperata piazza romana è quanto di più vero, passionale e spontaneo si possa immaginare, è l’anima testaccina e rugantina che da sempre la contraddistingue. Ha vinto poco e subito tanto, per questo, a differenza di altri, sa riconoscere perfettamente torti e regali, giustizie e ingiustizie. Desidera che le sue vittorie siano limpide, anche a costo di scontrarsi con quanto dicono e pensano Garcia e la società. Chi martedì sera era allo stadio o davanti alla tv non ha potuto accettare di vincere con quel calcio di rigore: sa cosa vuol dire perdere con un’ingiustizia per averlo vissuto sulla propria pelle. Il tifoso l’ha fischiato all’Olimpico, ha invaso internet, ha postato e twittato sui social. Una prova su tutte: l’Empoli ha ringraziato ufficialmente i tifosi della Roma per le tantissime scuse arrivate. Ai romani vincere così non piace, forse ad altri sì.
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Il piacere di vincere senza trucchi
Chi martedì sera era allo stadio o davanti alla tv non ha potuto accettare di vincere con quel calcio di rigore: sa cosa vuol dire perdere con un’ingiustizia per averlo vissuto sulla propria pelle.
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