L’ultimo atto era forse il più scontato. Una volta ricevuta la notifica (inviata venerdì) di una decisione (licenziamento per giusta causa) già presa all’unanimità dal cda lo scorso 26 giugno, Petrachi ha deciso di fare causa alla Roma.
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Petrachi licenziato fa causa a Pallotta. Fienga gestisce il mercato pre-cessione
De Sanctis figura come traghettatore, ma le trattative sono in mano al Ceo e Baldini
Finisce così, con gli stracci che volano, scrive Stefano Carina su Il Messaggero, una vicenda nata male. Il ds che pur di liberarsi la scorsa estate dal Torino aveva accettato il braccio di ferro con Cairo, ora è pronto a fare lo stesso con il club giallorosso impugnando il licenziamento e presentandosi davanti alla sezione lavoro del Tribunale di Roma.
Al netto del giudizio sull’operato tecnico, privarsi di Petrachi rappresenta un salto nel vuoto. La Roma è l’unico club in serie A acefalo del ds, proprio nell’anno in cui - vista la mole di operazioni che attendono la società - servirebbe di più. E così se De Sanctis ricopre ufficialmente il ruolo per la modulistica federale (ma continua ad occuparsi essenzialmente della Primavera e del settore giovanile) tocca a Fienga acquisire le mansioni dell’ex granata, in attesa del cambio di proprietà.
Ad affiancarlo (come dimostrano le operazioni Pedro e Mkhitaryan) c’è Baldini che si sta occupando in prima persona anche del gruppo sudamericano interessato all’acquisizione del club.
Baldissoni, invece, coadiuvato da un esponente di spicco della politica italiana fine anni ‘90, si sta muovendo sul versante dei paesi arabi. Operazioni che, qualora dovessero avere delle accelerazioni, necessiterebbero almeno di 6 mesi tra due diligence e proposte varie. L’unico pronto rimane Friedkin al quale però Pallotta non ha più riaperto la porta dopo il no alla proposta di 575 milioni.
Capitolo Covisoc: Fienga chiamato a dare delle delucidazioni dopo che nella relazione semestrale, la continuità aziendale è stata definita ad alto rischio.
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