rassegna stampa

Perotti, un mondiale in Barça

Diego si gioca un posto nella Seleccion per la Russia: martedì affronta la Spagna dei blaugrana Iniesta e Piquè. Tutto in 7 giorni per l’argentino, l’uomo della Champions. Ha conquistato la Roma, adesso vuole convincere Sampaoli

Redazione

Diego Perotti si gioca molto della sua stagione in una decina di giorni, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero, incrociando la Spagna martedì in amichevole con l'Argentina, e il 4 e 10 aprile, affrontando il Barcellona con la Roma in Champions.

Un legame, quello con la penisola iberica, mai sopito. Proprio in Spagna, Perotti ha iniziato la sua avventura in Europa. Diego è l'uomo dei gol pesanti: il 13 maggio 2007 segna il suo primo gol nella Liga: al 90’ regala il successo al Siviglia contro il Deportivo La Coruna che garantisce l’accesso matematico alla fase a gironi della Champions al club andaluso. Una storia che si è ripetuta 9 anni dopo,con la rete a tempo scaduto contro il Genoa lo scorso 28 maggio che ha permesso alla Roma di ottenere il secondo posto in campionato e evitare così i playoff. Lui stesso ha poi calato il tris con il Qarabag: anche in questo caso, il gol della qualificazione agli ottavi è sempre di Perotti. Che in carriera non ha mai segnato come in questa stagione. Con tre mesi ancora da disputare, è già arrivato a quota 5 in campionato con soli due penalty all’attivo (e altrettanti sbagliati) ai quali vanno aggiunti i due centri pesantissimi contro il Chelsea e la squadra azera in Champions. Sempre su azione. Merito del feeling con Di Francesco, sbocciato immediatamente, per ammissione dello stesso argentino.

I numeri sono lì a dimostrarlo: meno cross rispetto allo scorso anno (84)ma le occasioni create sono quasi raddoppiate (35) con 3 assist oltre ai 5 gol. Più qualità anche nei passaggi (85,8% di quelli riusciti: 581 su 677).

Ora Perotti, è pronto al rush finale. Per lui inizia martedì, con il test amichevole contro la Spagna. A sorpresa, il ct argentino potrebbe regalargli una maglia dal primo minuto. Quella che al Camp Non, una settimana dopo, non gli toglierà nessuno.