Nella numerologia il 50 simboleggia una ripartenza. Come scrive Stefano Carina su Il Messaggero, lo sarà anche per la Roma. Perché le 50 reti segnate in campionato nell'ultima stagione, rappresentano il minimo storico da quando la Serie A ha virato a 20 squadre. Mai dal 2004-05 la Roma aveva segnato così poco. Quella Roma era funestata da problematiche interne. Quella odierna da evidenti problemi legati ai singoli. In campionato Belotti 0 gol, Abraham 8 reti. Insieme i due centravanti hanno segnato meno di Dia (16), Nzola e Lookman (13), Orsolini (11), Zaccagni e Koopmainers (10) che bomber non lo sono mai stati. C'è poco da girarci intorno: mancano i gol. Manca il centravanti che fa la differenza ma anche calciatori che possano in mediana regalare quelle 7-8 reti che alla fine dell'anno pesano. Aouar è un primo tassello. Ma serve altro. Per ora i nomi accostati ai giallorossi sono calciatori con caratteristiche diverse. Elementi di indubbio talento, come ad esempio Scamacca. Che in carriera però soltanto una volta ha superato la soglia in campionato della doppia cifra (16 nel 2021-22 altrimenti il massimo era stato 9). Zaha, un altro nel mirino di Pinto, il top in Premier lo ha raggiunto segnando 11 gol. Meglio è andata a Morata. Si torna così al punto di partenza: a fare la differenza, in una sessione così difficile per i paletti del fair play finanziario, saranno le opportunità in prestito o parametro zero poco cambia. L'importante sarà coglierle. Aouar e N'Dicka, lasciano ben sperare.
Forzaroma.info
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Il Messaggero
Per Mourinho solo colpi che fanno gol
Con Abraham ko serve il centravanti che possa regalare almeno 15-20 centri: Morata, Zaha e Scamacca le occasioni
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