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Il Messaggero

Per Massara operazione salva big

Redazione
Entro lunedì servono 15 milioni di plusvalenze da inserire nel bilancio. Il piano: cedere Angeliño e Shomurodov per trattenere Svilar Koné e Ndicka

Sono tanti tra i tifosi romanisti che ormai mal sopportano la data del 30 di giugno. Perché è sinonimo di addii e di partenze spesso dolorose. Non avendo soddisfatto il requisito del pareggio di bilancio previsto dal FPF nella stagione 2021-22, la Roma ha sottoscritto il Settlement agreement, un accordo transattivo il cui scopo è garantire che la società abbia "un surplus o un deficit aggregato di utili da calcio entro la deviazione accettabile, con il massimo deficit di 60 milioni" .  Nel frattempo - scrive Stefano Carina su Il Messaggero - però il club deve rispettare dei paletti intermedi che scattano sia il 30 di giugno che il 30 dicembre di ogni anno. Nella passata stagione i Friedkin hanno chiuso il bilancio a -81 milioni. Stavolta, nel caso ci fosse una reiterazione e se la discrepanza fosse ancora esigua, si andrebbe incontro ad una restrizione nella lista Ue fa. nessuno a Trigoria si metterebbe di traverso qualora si presentassero degli amatori di Salah-Eddine, Kumbulla, Baldanzi o Shomurodov. Ma è difficile che una società, in primis non giochi al ribasso conoscendo le esigenze della Roma e poi sia disposta a sborsare 7 milioni per il terzino o 9 per il fantasista. Abraham? Un altro sacrificabile. Ma da un lato lo stipendio di 6 milioni, dall'altro il fatto che partendo da 13,3 come costo a bilancio. La soluzione più semplice, è quella che Massara non vuole prendere in considerazione: sacrificare uno tra Svilar, Ndicka e Koné. si sta nuovamente stringendo su Angeliño e in seconda battuta su Celik e Cristante.