In corsa per la Champions, la Conference League e... il Mondiale in Qatar. È il destino dei 4 moschettieri italiani che nei prossimi 15 giorni si giocano molto. Con la Roma e la Nazionale. A partire da oggi al Friuli, Mancini (che spera nella convocazione del ct in extremis), Cristante, Pellegrini e Zaniolo iniziano il loro personale tour de force. Un passo alla volta. E il primo è quello di Udine. La Roma arriva da 7 risultati utili consecutivi in campionato. E un ruolo fondamentale in questa rinascita lo hanno avuto proprio i quattro azzurri. Un asse italiano - scrive Stefano Carina su 'Il Messaggero' - che in serie A nessuna big può vantare. Non l'Inter (Bastoni e Barella) e il Milan (Tonali e Romagnoli) ma nemmeno il Napoli (Di Lorenzo, Politano e Insigne), l'Atalanta (Zappacosta e Pessina) e la Lazio (Acerbi, Zaccagni e Immobile). L'unica che a inizio stagione poteva contare su 4 moschettieri italiani titolari era la Juventus. Ora, però, l'infortunio di Chiesa ha ridotto a tre gli azzurri imprescindibili di Allegri (Chiellini, Bonucci e Locatelli). Quando l'asticella si alza, i quattro sono in campo. E lo saranno a Udine come nel derby, al netto del rischio squalifica.
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Mourinho si affiderà sia con l'Udinese che nel derby ai quattro azzurri che fanno parte anche della Nazionale che si giocherà l'accesso ai Mondiali
E proprio l'incubo giallo, sta facendo fare delle valutazioni a Mourinho. Non per Pellegrini, l'assenza di Mkhitaryan per squalifica più averlo fatto riposare inizialmente in Olanda, sono i due indizi. Parzialmente diverso il discorso per Zaniolo. Alla fine dovrebbe partire dal primo minuto anche lui, benché nella rifinitura svolta ieri mattina ad Arnhem, José lo abbia alternato con Felix. E il giorno è arrivato. Tra l'altro Udine è un campo nel quale Zaniolo ha già segnato: accadde tre anni fa. L'altro dubbio della vigilia riguarda la fascia sinistra. El Shaarawy, dopo la buona ripresa di Arnhem, insidia il rientrante Zalewski. Dietro, invece, al posto dello squalificato Kumbulla c'è.
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