Pedro sarebbe dovuto essere il giocatore che dava qualità alla trequarti romanista, il leader assieme a Mkhitaryan e Dzeko di una squadra chiamata a raggiungere la Champions. Tutto confermato fino a un pezzo e poi, dalla partita contro il Genoa dello scorso 8 novembre, il suo rendimento è andato calando fino ad arrivare a ieri, giornata in cui il suo aiuto sarebbe stato determinante per non uscire da Bergamo con quattro gol incassati e le ossa rotte, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero.
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Pedro si è perso, Spina si fa male. Mancini: “E’ il solito blackout”
Il difensore: "Ci sta di calare fisicamente, ma questi gol non si possono prendere"
Rendimento insufficiente quello di ieri, una partita sbagliata con leziosità inutili e una forma fisica non invidiabile. Il tecnico gli ha dato fiducia dopo la panchina contro il Torino, ma lui non l'ha ripagata se non con un uno-due con Dzeko ad alta velocità e poco altro. Tra i responsabili della sconfitta c'è anche Mirante che non può nulla sulla bordata di Zapata, ma avrebbe potuto anticipare l'uscita sulla rete di Gosen ed evitare di restare immobile su quella di Muriel.
Spinazzola è uscito per un fastidio al flessore sinistro (infortunio numero 36). Del blackout romanista non riesce a darsi spiegazioni nemmeno Mancini: "Ci sta di calare fisicamente, ma questi gol non si possono prendere perché invece di restare a contatto e provare a rimettere le cose a posto si mandano le partite in vacca. Non ci sentiamo inferiori alle altre grandi". Ma prima o poi dovrà essere dimostrato.
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