Lorenzo Pellegrini sale ancora una volta sul banco degli imputati dopo la sconfitta rovinosa per 2-0 contro il Napoli che allontana i giallorossi dalla Champions. Essere diventato capitano della squadra, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero, lo investe di una responsabilità maggiore che comporta giudizi, a volte, eccessivamente severi.
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In tribuna delusi i Friedkin che non si aspettavano l'ennesima caduta in un match decisivo
Non è il caso di ieri, perché la prestazione di Lorenzo (ha finito la partita con un dolore alla coscia sinistra) non è stata soddisfacente, ma è stato l'unico ad essere propositivo in fase offensiva: ha appoggiato un pallone di testa nelle mani di Ospina senza angolarlo e ha colpito un palo con un tiro dalla distanza. Ci ha provato, ma senza successo considerando anche che Fonseca gli ha cambiato ruolo abbassandolo sulla linea dei centrocampisti - allontanandolo dalla porta - e preferendogli Pedro sulla trequarti. Lo spagnolo ha deluso e al momento della sostituzione si è anche fermato a parlare in panchina con il vice di Fonseca chiedendo, per l'ennesima volta in stagione, le motivazioni della sostituzione con Carles Perez.
L'intenzione del tecnico era di dare alla squadra un atteggiamento meno spregiudicato, ma il risultato è stato un match giocato in maniera passiva regalando al Napoli pallino del gioco. alla fine, deluso l'allenatore e molto delusi i Friedkin, che no si aspettavano l'ennesima caduta della Roma.
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