Ha traballato, appena un po', ma alla fine non ha perso la testa, questo va detto, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.
rassegna stampa
Paulo, mister coraggio
Il tecnico, in emergenza uomini, ha creato Mancini e su di lui ha ridisegnato la squadra in un 4-1-4-1
Paulo Fonseca nell'ultimo periodo è apparso molto provato, in difficoltà per ciò che stava accadendo alla squadra, tra qualche pareggio inaspettato, i tanti infortuni e la sensazione, ormai vinto dalla sfortuna, di non poterne uscirne.
Invece ha trovato le soluzioni, ha creato Mancini e su di lui ha ridisegnato la squadra in un 4-1-4-1. Oggi, Fonseca, ha la forza di andare avanti con quelli che ha e il coraggio di rinunciare a uno tra Rodwell e Buchel, che non verranno tesserati.
Quel coraggio che sarebbe dovuto arrivare dai calciatori, tanto invocato dall'allenatore portoghese, è arrivato da Fonseca stesso, che ha saputo lavorare pure sulla testa della squadra, specie dopo la deprimente partita di Genova contro la Sampdoria.
Per rivedere un calcio logico ci voleva prima di tutto lo spirito, l'anima, il sentirsi squadra, al di là di chi in quel momento non c'era. E in questo si è appoggiato ai leader dello spogliatoio, a Dzeko, che sta facendo gli straordinari (gioca con la maschera e specie a Genova a rischiato molto), a Veretout, che cresce di partita in partita, sempre più con consapevolezze da leader, a Kolarov, pure lui sta scaricando il polmone, ma dovrà andare avanti ancora. La Roma ha ricominciato un campionato, con un abito diverso.
Nella fase più critica, Fonseca ha dato una mano pure ad altri calciatori, che sembravano persi. Pastore, ad esempio, almeno quello visto con il Milan, oggi sembra un altro. E' un giocatore, contestualizzato in un gruppo. Javier va gestito, ma potrebbe diventare una risorsa in più quando rientreranno tutti, mentre adesso è da considerare quasi un elemento indispensabile. Il tecnico sta coinvolgendo tutti, vedi il continuo ricorrere ad Antonucci, Santon e nell'ultima partita pure all'esordiente Cetin.
Fonseca è stato psicologo ma non solo: ha pian piano sistemato tatticamente la difesa, che appare più solida con Smalling ormai guida del reparto. Adesso si tratta di dare continuità ai risultati, e in questo serve ancora più sacrificio da parte dei calciatori. Udine e poi Roma-Napoli, sei punti per dire di aver passato con successo la brutta nottata.
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