rassegna stampa

Paulo: “Chi non regge le pressioni, coltivi patate”

LaPresse

Le parole di Nainggolan e soprattutto di Fonseca scacciano via molti alibi che dal 2008 in città giustificano l'assenza di successi

Redazione

In poco meno di 48 ore, il castello degli alibi - che da sempre in città giustifica l'assenza di successi dal 2008 - viene giù. Sono bastati due soffi, scrive Stefano Carina su "Il Messaggero". Il primo da parte dell'ex Nainggolan in un'intervista a la Repubblica' ("L'ambiente romano? Ma dai sono cavolate. Radio e giornali ci sono ovunque"). L'altro, ancora più decisivo e incisivo perché arrivato da un attuale tesserato del club, è di Fonseca: "Chi non è in grado di sopportare la pressione non può fare il calciatore professionista. In particolare mi si chiedeva dell'ambiente romano. Io quello che vedo e sento è il sostegno costante dei tifosi in casa e in trasferta. La pressione c'è dove si vuole vincere, chi non la sa gestire deve prendersi un appezzamento di terreno e coltivare patate". Gioco, set, incontro. In pochi secondi, il tecnico spazza via anni di giustificazioni, scuse e discolpe, spesso nemmeno richieste. Domanda - a dir poco legittima - poco apprezzata a Trigoria con animata discussione a conferenza conclusa sull'opportunità o meno di farla.

Inevitabile, dopo gli stop a catena di Pellegrini, Mkhitaryan e Zappacosta, una riflessione: "L'infortunio più frequente è quello al flessore e noi abbiamo avuto solo un caso, quindi non si può parlare di cattiva pianificazione. La vera questione è se si sta lavorando per prevenirli e la risposta è sì". C'è spazio, anche per il Cagliari: "Florenzi non ci sarà, Pau Lopez ha recuperato. Trequartista? Per Pastore è difficile giocare due partite così ravvicinate. Lo farà uno tra Veretout e Cristante".