rassegna stampa

Parnasi: “Tutti i politici mi cercavano e io versavo soldi”

L'imprenditore è stato molto esplicito sui suoi rapporti con i partiti

Redazione

La politica lo cercava, sempre, in modo maniacale, costringendolo alla fuga se l'interlocutore non gli interessava, come riporta Il Messaggero. L'imprenditore Luca Parnasi è stato molto esplicito sui suoi rapporti con i partiti: un legame storico con il partito democratico, ma nuovi rapporti, a livello nazionale con la Lega e con Giorgia Meloni, visto che sia lei sia il candidato a Milano Stefano Parisi erano sostenuti da un'associazione lautamente finanziata dall'imprenditore.

Il rapporto più importante di Parnasi, è lui stesso a dirlo, è quello col Partito democratico: "Nel corso della storia della nostra famiglia, del nostro gruppo imprenditoriale, prima mio padre e poi il mio, noi abbiamo sempre sostenuto in maniera ufficiale il partito democratico per somme anche rilevanti, 50. 000, 30.000".

Un finanziamento consistente, Parnasi lo dà all'associazione Più voci. Un'organizzazione di area leghista, ammette, ma solo al terzo interrogatorio con i pm: "Ero molto interessato a poter sostenere quest'associazione perché evidentemente mi avrebbe dato accesso a quello che era un po' il mio proposito imprenditoriale, cioè di muovermi da Roma verso Milano". Un progetto in cantiere già c'era del resto, e non di poco conto: lo stadio del Milan. Parnasi dice di aver partecipato ad entrambe le cene pre-elettorali. Da un lato, a Roma, dove il candidato da sostenere è "la Meloni", dall'altro a Milano, per Parisi. Nei confronti di Fratelli d'Italia ci sono stati anche finanziamenti "in chiaro", non a caso il tesoriere del partito chiede alla Pentapigna, una delle società usate dal gruppo per mascherare i pagamenti, i "giustificativi" per il finanziamento di 50mila euro alle elezioni del marzo scorso.

Il rapporto più complicato, per il costruttore romano, è quello con i Cinque stelle che riesce ad annodare soprattutto grazie all'avvocato Luca Lanzalone, consulente informale eppure potentissimo del comune di Roma nel caso stadio. Un nuovo rapporto di amicizia è con l'assessore allo Sport, Daniele Frongia, che avrebbe anche segnalato una ragazza, dipendente del Comune, come possibile assunzione per le società del gruppo Parnasi.

Nel rapporto privilegiato tra Parnasi e l'avvocato Luca Lanzalone, pesa anche l'idea che il secondo possa diventare un esponente in una delle società partecipate del governo.

I rapporti con la politica di Parnasi oscillano costantemente tra interessi nazionali e locali. Il dg della Roma, Baldissoni, ad esempio, lo contatta a luglio del 2017 assicurandogli che l'allora ministro allo Sport, Luca Lotti, può dare una mano a concludere l'affare: "Baldissoni - si legge nel brogliaccio riassunto dai Carabinieri del nucleo investigativo - segnala che Lotti gli ha detto che può spostare i soldi del Cipe dal ponte dei Congressi al ponte di Traiano, e ci mette un minuto, ma glielo devono chiedere. Baldissoni aggiunge che oggi Michele Civita gli ha detto che sono concordi anche Lotti e Zingaretti e che vogliono un tavolo politico serio".